Opere di

Alessandra Palisi


FRAMMENTI

Nel buio antico del mio cuore,
forti ed intense emozioni, al pari
di cavalli bianchi e neri, galoppano
per conquistare la mia identità.
E’ finita un’altra stagione della
Vita! E, nell’ormi vicina maturità
Penso e ripenso alle vicende passate.
Strade tortuose e ciottolose mi hanno
Reso la via difficile da percorrere.
Un iter, un cammino, che doveva forse
Essere compiuto a piedi, per lasciare
Tracce di testimonianza della mia vita.
Ora, finalmente, godo della pace dei sensi
E ciò mi procura una dolce felicità e una
Misteriosa tranquillità.
L’ atto del consolare non mi giunge, dal
mio io, ma dal libero, eppure, ordinato
sfogo delle mie antiche passioni.
Attimo, dopo attimo avverto che il mio io è
Stato il bersaglio di una battaglia, che si è
Combattuta, appunto, dentro me.
La sofferenza, il dolore non hanno solo
scavato valli di angoscia, di tristezza e di
timore.
Quest’ultimo al pari della paura, è stato
Via via spiazzato da un vento di burrasca.
E le onde di quel mare in tempesta hanno
travolto ogni cosa, anche, la rosa che mi era
stata donata.
Quel mare in tempesta ha ferito nel profondo
il mio cuore che con costanza veniva lenito e
consolato dal movimento ritmico di onde.
Il loro rumore era una dolce litania, capace
Di riportarmi ai canti di culla e ad un passato
Per me inconoscibile.
Ora, avverto solo frammenti di un’esistenza
Giunta alla sua essenza più profonda: l’umiltà,
la semplicità e l’amore verso gli altri.


ADDIO!

Come un sentiero di ricordi è il
Campo dei fiori del mio stato d’animo!
Là, bambini giocano a nascondino.
La fine del gioco è la morte!
Coprire, celare, nascondere promettono
Un’esistenza calata nel luogo dell’oblio.
E il crepuscolo è meno orribile di nuove
Forme di vita.
Si cercano i legami tra il Tutto e il Nulla:
non è tutto ciò che si presenta come Nulla!
Qui, gli occhi si abbacinano in uno sguardo
Verso l’infinito di un sole che mai si riposa.
La sposa indossa un vestito bianco, proprio
Del color dei gigli.
Attende! Attende!
Musiche angeliche riportano a mitiche storie
Leggendarie o ad antiche fiabe raccontate
Da Avi riuniti intorno al focolare domestico.
La fiammella è una luce che introduce ad un
Mitico sogno mai avverato.
E’ scaduto il Tempo per gli ameni ricordi:
è necessario adesso non ripararci più tra le
tremolanti foglie di secolari alberi!
E’ arrivata l’ora del crepuscolo!
Per nessuno è mai tardi dire che è giunta la
fine della propria esistenza.


LO SGUARDO

La coscienza di vivere è dolorosa!
Il cielo è senza più alcuna stella che
ci mostri la via da seguire nelle vesti
di semplici ed umili pellegrine volte
alla ricerca di quel quid capace
di portare calma e serenità ai nostri
cuori.
Non c’è nessuna consolatio!
Precarietà e caducità: tratti della
natura umana.
Scopo del nostro esser-ci è cercare
un senso che giustifichi il nostro
volger-ci all’origine e porre solenni
domande che oltrepassano l’umana
ratio.
Si rivelano illusorie le stesse fasi della vita:
la nascita, la maturità, la vecchiaia e la
morte.
Il cammino verso l’arché reclama l’avvenire
Di mutamenti nel nostro corpo fino ad avvertire
fenomeni di estraneità e di dissoluzione della
nostra identità.
E’ necessario abbandonare l’apatia del
pensiero per aprire la nostra mente all’ unione
di due opposti:
Lo stato originale ritorna in ogni bambino e
Raggiunge la sua più alta perfezione quando
il suo sguardo incontra quello di se stesso
divenuto vecchissimo.


IL BECCO DEL PETTIROSSO

Sento il familiare picchiare
Del becco del pettirosso e
Si apre dentro me il solito
Sentire della solitudine.
Cerco di non trasformare i
Suoi tocchi in battiti più o
Meno intensi del mio cuore.
Un’immensa e vana speranza
di tocchi diversi da quelli che
percepivo prima, mi spinge
solo ora a gettare la rete della
mia vita sull’acre e scabroso
fondale marino.
La mia vecchia esistenza in cui
tutto brillava perché vero diadema,
cede il posto ad un luccicare diverso:
raggi antichi di una filigrana amara e
opaca giammai si assomigliava con
il bisogno di vero amore dove le stelle
si divertono a giocare con la luna a
nascondino esattamente come fa il buio
quando incontra l’ immagine del vero
nero.
Si oscurano i sentimenti e gli sguardi si
Ottenebrano di vera malinconia.
Il ver conoscitor del male va incontro
Al dubbio amletico tra l’essere e il non
Essere e mi accompagna tra il credente
E il non credente.
Sia data a tutti la potestas di vedere
Anche tra le tenebre, che scendono ad
Incenerire una vita già arsa.
E’ stata bruciata la terra!
Gli antichi covoni e con essi le vecchie
pannocchie di granoturco!
L’ameno mondo bucolico e il lavorator
Di vecchi campi agresti non attraversano
L’immensa espansione di una vita non
Più abitata. Scendono le pecorelle, anche,
le più smarrite nella Fede e nell’ ultima
preghiera.


IL MOTO APPARENTE

Brezza di salsedine soffia l’
Acqua marina una mattina
Più che mai antica di ricordi,
di venti di gioie e di dolori.
E’ una brezza che non è mai
Stata brezza, ma un vento a cui
Vado come sempre incontro.
Vengo ostacolata da onde che,
Come bizzarri cavalli, corrono
Sulla battigia senza alcun freno.
L’auriga è scivolato tra i cavalloni
A causa dell’incontro di correnti
Calde e di correnti fredde.
Il pensiero negativo non è molto
D’aiuto a questo cocchiere. Gioie
Amare e dolori gioiosi vengono
Gettati come polvere di sale con
Il quale si diffonde la dolce amara
Salsedine ricca di rari, ma preziosi
Gioielli che mai lo stesso cocchiere
Potrà consegnare nel cofanetto di
Antico legno cesellato a mano alla
Sua dama come pegno di tenero
Amore, di fedeltà e di protezione.
Solo un amore eterno potrà guarire
L’eterno movimento delle forze prive
Di una vera storia che non potrà mai
più conciliarsi con l’esatta precisione
del moto più apparente che ci sia: il
ben più preciso ed esatto movimento
che Il Sole compie attorno alla Terra.
Se il moto è apparente, anche, il Sole
Sarà evanescente e dopo un lustro di
Buio risorgerà la precisa verità che la
Nostra Terra non è al centro del circolo
Solare. Tutto è relativo! Tutto è ricordo!
Da lontano del mio canale di memoria
Avverto una strana apatia e un’energica
Depressione. Tutto cambia! Tutto è in
Un equilibrio incerto!



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