Il nostro nido in cielo

di

Angela Aprile


Angela Aprile - Il nostro nido in cielo
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
14x20,5 - pp. 40 - Euro 6,50
ISBN 978-88-6037-8279

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In copertina illustrazione di Monica Lo Piccolo


Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto autore finalista nel concorso letterario J. Prévert 2009


Prefazione

Nella silloge di poesie “Il nostro nido in cielo”, Angela Aprile alimenta di nuova linfa lirica il suo universo emozionale che diventa una sorta di esplosione del travolgente sussulto d’amore, del respiro profondo che innalza, ad una dimensione più elevata, il sentimento “puro” fino a raggiungere, nei passaggi più intensi, una “romantica elegia”.
Ci troviamo davanti ad un canto d’amore, appassionato e profondo, capace d’indagare le zone più segrete d’un cuore sensibile, intenzionalmente votato ad un ricongiungimento nell’amore, a mettersi in ascolto dei “sussurri del tempo”, dei “desideri nascosti”, delle “memorie incancellabili”, dei “ricordi racchiusi nel cuore”: ed è proprio la sua estrema sensibilità che irrora le parole del “respiro d’amore”, sussurrando speranze, gustando il profumo della vita, quasi a tuffarsi in un “miraggio” davanti ai suoi occhi , simile ad un tramonto infuocato che incendia il cuore, che fa risplendere la “luce d’infinito” dentro di sé.
L’amore con la sua luce immensa illumina i giorni, accompagna il corpo, tra sensazione struggente di solitudine e respiro malinconico, passione e tormento, “pura delizia” e impensabile senso d’incantamento.
Nell’estatico abbandono emerge la visione dell’amore “indissolubile”, “ardente”, di due anime in un’anima sola come in una “fusione cosmica”: quando la notte accoglie i sensi, quando il peso del dolore può svanire, quando le “oniriche sembianze” si svelano e la “fiamma” splendente dell’amore coglie la magia degli stati emozionali.
La vita che si rigenera nel “volo d’emozioni” di due anime come un “privilegio mistico”, nella sublime visione che “scuote il cuore”, nel desiderio di elevarsi ad una dimensione di armonico equilibrio, lontano dal dolore e dalla lenta immersione nei “chiaroscuri dell’anima infelice” fino a scorgere l’infinito, tra corpo ed anima, nell’amore puro.
Angela Aprile, in ascolto della voce del cuore, sincera e romantica, lascia fluttuare dolcemente, tra soavi armonie e seduzioni, le emozioni e le sensazioni, così come i ricordi struggenti e i patimenti, le visioni oniriche e i desideri estatici, in un sogno d’amore che oltrepassa i confini del visibile, che trascina nel silenzio mistico, nei “riverberi del cuore” per cogliere il senso profondo della vita e “meditare” sul proprio destino.
Il magico scenario, ristoratore delle paure, si apre davanti a lei e le limpide immagini delle sue poesie sono pervase dal sentimento puro ed inattaccabile, cristallino ed incorruttibile, che riunisce i frammenti dispersi della vita: l’anima acquieta il suo travaglio e l’amore risplende in tutto il suo fulgore.

Massimo Barile


Il nostro nido in cielo

Sublime l’Amor genera riverberi di luce,
e emozionale il palpito,
che il cuor languido ammalia.


L’IMMENSO

Il respiro d’amore è l’immenso;
aria e essenza che profuma di mare,
e si infrange dolcemente alla spiaggia,
del mio cuore e irrorando lo sazia.

L’infinito mi circonda e m’abbraccia,
nel suo tenero e azzurro splendore,
e i riverberi esaltan la fiamma,
coi cerini d’argenteo lucore.

È un miraggio, l’incanto che colgo;
è scultura cesellata nel cuore,
colorata coi pennelli d’amore,
che, romantico, il tramonto mi dà.

Io mi specchio, silenziosa in quel mare,
scorgo ninfee, coralli, conchiglie,
e gli anfratti che conosce il mio cuore,
dove il senso più limpido è.

L’eco, che dai fondali mi giunge,
da Nettuno, condottiero del mare,
è il sussurro che trafigge il mio cuore,
e un lamento comporre mi fa.

Nostalgia, mancamento d’amore,
mi procura quell’afflato distante,
perché t’amo, ma mi manca il respiro,
del tuo amore, che è l’immenso, per me.


ETERNITÁ FUGGENTE

È melodia che arpeggia le corde del mio cuore;
assolo che accompagna, in versi il mio lamento;
cascata che riversa, l’efflusso del mio amore.

È nuvola che lacrima, come rugiada, in petto,
e lentamente, penetra ad irrorar la pena,
che, per pudore tacito ma, eternamente, soffro.

È frenesia recondita, ardito desiderio,
che sconfinando, naviga, per realizzare il sogno,
fuori da schemi e vincoli, imposti dal pensiero.

È rosa rara e semplice, coltivata nel petto,
che del cielo ha carpito, il fascino e il mistero,
tinteggiando d’azzurro i petali odorosi.

È nostalgia che genera rimpianto e struggimento,
nei sensi che, oggi, languono, muti per l’abbandono,
ma, in cuore fanno accendere, lampi delle emozioni.

È vita che rigenera il senso mio fulgente,
e, con i tralci, avvinghia il cuore, a te, per sempre,
in un respiro e un palpito, di eternità fuggente.

È il volo di due anime, che hanno scorto la luce;
un privilegio mistico, che il dolore profana;
fulmine che esplodendo, mi precipita e uccide.


COINCIDENZE EMOTIVE

Guardo il mare di notte e respiro d’amore,
sussurrando speranze, che s’innalzano in cielo,
ad accender cerini, fra le stelle, per me.

Coincidenze emotive percepisco con l’onde,
tra le luci e penombre, di riverberi rosa,
che la luna produce, fra le anse del blu.

Fresco e dolce un tepore m’accarezza la pelle,
e dischiude emozioni, come fiori di notte,
diffondendo il profumo dell’amore, che è in me.

Fra gli scogli e le grotte lui s’insinua e dimora,
nelle limpide acque dove il male non giunge,
e fioriscono gemme e coralli preziosi.

Mare, cielo, e la luce d’infinito che ho dentro,
mi fan piano librare, coi gabbiani, nel cielo,
fra i sentieri stellati, della felicità.

Se dischiudi il tuo cuore ed assorbi quel senso,
coglierai l’emozione che lui, immensa ti dà,
come il mare, stanotte, mentre vivo di te.


INFELICE STORDIMENTO

Nel bosco inesplorato del mio cuore,
fra l’indaco, l’azzurro ed il turchese,
s’effondono i profumi dell’amore,
che innesta senso nuovo e più dolore.

Il limpido chiarore delle stelle,
fra soffici cuscini, a nuvolette,
porgon riposo ai miei pensieri stanchi,
dal peso degli affanni del mio cuore.

I sensi carezzati dalla brezza,
nel cheto mormorio di sensazioni,
sussurrano emozioni inconfessate,
che il mare dolcemente, accoglie e culla.

Lo spazio d’infinito sentimento,
respiro melanconico e struggente,
d’eterna solitudine e dolore,
mi colma d’infelice stordimento.

Il pianto atroce affiora e lento scende,
sul petto sanguinante e tormentato,
urlando il sentimento che divampa,
torcia che splende e sopravviverà.


RIVERBERI NEL CUORE

Tu, d’infinito sei luce che pura splende;
miraggio che il mio cuor, dolce ristora,
fra chiare trasparenze e tinte forti,
dell’alba che si fonde con l’aurora.

Riverberi nel cuor, il tuo amor produce;
perle d’argento, nel luccichio soffuso,
dell’indaco, che il mar dolce carezza,
cullandone movenze e mormorii.

Rapisce il mio pensiero e a te conduce,
gabbiano solitario, con il cuore,
che etereo cerca in cielo, la tua stella,
cometa e faro del sentimento amore.

Ali mi dona, di candida colomba,
perché io fugga dal male e dai vampiri,
che suggono voraci dal mio cuore,
la vita e le emozioni che mi dà.

Quanto e più amerò, vedrò il fulgore,
che mi trapasserà, come la lama;
squarcio sarà che gronderà dal cuore,
stille vermiglie d’infinità d’amore.


I VERBI DELL’AMORE

Vedo volar le rondini sopra la piazza grande,
e le fronde che frusciano, carezzate dal vento.
Odo cantare i passeri sui rami dell’ulivo,
e le farfalle suggere, dai calici dischiusi.

Sento affiorar dall’anima accoramento e attesa,
e gli occhi mesti e languidi, intenerirsi al sole,
che, dio fulgente, genera limpide sensazioni;
ruscelli che riversano flussi di sentimento.

I toni caldi accendono barbagli di passione,
nel letto dell’oceano che di rossor si tinge;
chiazza di amore liquido, fuso con il dolore,
che le emozioni sanguina, dal cuore lacerato.

Piango e cristalli liquidi sopra le acque formano,
pietre di opale nobile che, nella notte, splendono,
come lumini tremuli, al soffio della brezza,
e evanescenti tingono, di rosa l’orizzonte.

Miro la luna candida e la sua veste azzurra,
e lentamente m’elevo, nel mio pallor d’amore,
per indagare e cogliere i segni del destino,
che mi profana l’anima e il cuor silente, spegne.

Scrivo e rileggo pagine, d’amore impronunziabile;
piaga, tormento, fulmine e fiamma accesa in petto,
che un’esplosione genera, nel vulcano del cuore,
e di emozioni forma, lapilli incandescenti.

Amo ed indosso candida, la veste bianca e il velo;
poi, come fossi eterea, verso la luce vado.
Lassù mi attende il principe, romantico e gentile,
che, intensamente amandomi, sposa sua, mi farà.


CANTO PER TE

La voce che dal cuor s’eleva, canta,
la melodia struggente ed armoniosa,
che in sintonia con la natura effonde,
profumo di emozioni e infinità.

I toni ed i colori dell’autunno,
caldo amaranto, senape ed arancio,
con il fruscio di fronde e il tintinnio,
di perle che dal ciel spiovono lente.

Desio d’amore, pura delizia e pena,
che l’anima tormenta e brucia i sensi,
con mille e più cerini fiammeggianti,
sul rosso suolo del muscolo del cuore.

Disegni in cielo, oniriche sembianze,
d’astri, colline di nuvole e d’azzurro,
dipinte con l’inchiostro del mio senso,
rosa scarlatta, perenne a profumare.

Tepore irradia il sole sul mio petto;
diamante incastonato, vi risplende;
prezioso dono che il cielo m’ha donato,
legando il sentimento alla passione.

Arpeggio suona il cuore e dolce intona,
canto d’amor per te, che muto ascolti,
senza cogliere il volo d’emozioni,
etereo abbraccio all’immortalità.


SEMPRE E SOLTANTO AMORE

Amore indissolubile, eterno, immensurabile;
passione irrefrenabile e sentimento grande.
Tu mi hai insegnato a viverlo, anche senza parole,
cogliendo impercettibili, sensazioni emotive,
che gli occhi tuoi esprimevano, nel celestial lucore.

Amore inesprimibile, astrale, imperscrutabile;
disegno, forse, onirico e fantasia del cuore,
che i versi, intenso esprimono, con struggimento,
e ardore, fra i fiumi di lacrime, che il dolore riversa,
pei sentieri dell’anima, che affranta si consuma.

Amore intelligibile, sensuale, accorato;
che il mio cuore sensibile, languidamente, svena.
Ansimando, esso palpita, sussulta, poi freme,
di emozioni e di pathos, che il tuo amore gli innesta,
perché gemme fioriscano, di purpurea bellezza.

Amore metabolico, subliminale, endogeno,
che afotico respira, nei fondali del cuore,
nascondendo la pena, delle schegge del male;
lame che, si conficcano roventi sulle carni,
per arrestare il battito del senso smisurato.

Amore ardente, indomito, che non si vuol negare,
ma non ti impone regole, domanda solo amore.
Tacito, langue e i gemiti trattiene, d’urlo straziante,
perché fiero e sensibile, non vuol farti soffrire,
e spegne il cuore, amandoti, sempre di più, in eterno.


STELLA FULGENTE

Stella fulgente tu, nel cuore mio, perenne,
il sentimento irradi, di musica e poesia.
I sogni e le emozioni che intensamente vivo,
li lego ai fili d’oro, della mia fantasia.

D’amore e d’infinito, mi cingo e mi sublimo;
estatico abbandono coi sensi colgo in petto,
e il barbaglio di stelle, m’abbaglia e mi seduce,
fondendo il senso puro, all’indaco del ciel.

Respiro smisurato, silenzio che riposa,
pervade il sentimento e l’anima infelice,
che silenziosa agogna, di vivere di te,
e riscoprir la gioia che il vero amore dona.

L’essenza ed il profumo, dischiude i sensi,
e colgo la sua carezza e il volo di emozionalità.
Le valli amene scorgo e i candidi ruscelli,
che, lentamente scendono, ad irrorare il cuore.

Io ninfa, nella selva degli astri e delle stelle,
guardo rapita, l’Eden che dell’amore è terra,
cercando la più bella, dove dimori tu,
per vivere la storia, che amanti ci farà.


ETERNALE EMOZIONE

Abbracciata alla notte, attenderò la luce,
che schiarirà, d’amore, il mio fosco presente,
irradiando il calore della fiamma tua accesa,
dentro un cielo stellato di fiabesco splendore.

Dell’amore infinito, noi, per sempre vivremo,
cogliendo, la magia di stati emozionali,
che intensamente vivi, i cuor coloreranno,
come le notti bianche, sul delta della Neva.

Stregati dall’amore, fra i selciati del cielo,
dimentichi del tempo, insieme amalgameremo,
nella fusone cosmica, le nostre identità;
mentre il sole notturno, abat-jour, ci farà.

Trasfigurazione mistica apparirà il chiarore,
fra i riverberi rosa, nel crepuscolo blu;
eternale emozione, nel silenzio irreale,
che d’amor fino all’alba, suggestiva vivrà.


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