Opere di

Anna Anzellotti


ANCORA

(da Giri di parole, ilmiolibro.it)

Lascia aperto
Così che il sole possa entrare,
è un miracolo che si ripete il sole che arriva,
lascia che entri.
Non t’aspettare solo che scaldi,
a volte acceca
ma i nostri occhi guariranno
e sarà solo per guardarlo di nuovo.
Lascia che ti abbracci,
che ti avvolga,
che ti travolga,
è bello il calore che senti,
mette sete.
È tanto che non bevi,
bagnati il viso.
Ora guardati,
sei viva.


AMO IN TE

(da L’Ora prima del treno, Nicola Calabria Editore)

Amo in te
l’odore della pioggia
e della terra bagnata,
le tue gambe di sale
e quel tuo modo di sederle,
composto e serio.
Amo in te
che arrivi come un ponte,
da attraversare,
a portarmi in un’altra terra
dove c’è l’odore
dell’erba appena tagliata.
Con te i giorni sapevano di frutta,
erano infilati in uno spago
a formare una collana,
il mio viso era gassato.
Amo in me
quello che mi hai lasciato addosso,
so di pioggia e di erba.
Amo in me
te.
Se non t’amassi non avrei peso,
avrei meno denti se non t’amassi
o, forse, braccia senza gomiti,
ed il naso non mi servirebbe a niente.
Ma t’amo
e mi guardo
e son migliore.


L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO

(da La Sabbia che dalle mani scivola, Montedit)

È l’alba di un nuovo giorno
quella che mi tinge gli occhi,
mentre tutto cambia
e non ancora lo so.
È una tavolozza di colori,
una pagina bianca,
un regalo scontato
che troppe volte non scarto.
Se allungassi la mano
potrei prendere il verde
e sdraiata sul mondo
fermarmi a guardarlo,
potrei aprire gli orecchi
curiosa ed attenta,
consumare lo sguardo
sulle meraviglie di Dio.
Se solo volessi
potrei prendere il rosso
e fermarmi ad amare
fino a perdere il fiato,
potrei dire le cose
che taccio da sempre,
accarezzare i pensieri
fino a farli parlare.
Potrei usare il marrone
per impastare una terra
che mi sostenga salda
e porti il mio nome,
potrei dirle sta ferma
o muoviti e trema
quando t’accorgi
che non sono più io.
Potrei afferrare l’azzurro
e stemperare i pensieri,
sollevare lontano
le cure e gli affanni,
potrei tingere il mondo
e farlo girare,
correrci sopra,
imparare a volare.

È l’alba di un nuovo giorno
quella che mi viene incontro,
mi siedo e la scarto:
è un regalo per me.



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