Bibliografia su San Benedetto il Moro Opere edite, inedite e manoscritte su San Benedetto il Moro da San Fratello

di

Benedetto Iraci


Benedetto Iraci - Bibliografia su San Benedetto il Moro Opere edite, inedite e manoscritte su San Benedetto il Moro da San Fratello
Collana "Apollonia" - I libri dedicati alle minoranze linguistiche: lingua, storia e letteratura
14x20,5 - pp. 238 - Euro 12,00
ISBN 978-88-6037-7890

Libro esaurito

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In copertina: pagina 12 del faldone n. 10, scatola XIII esame dei testimoni del processo di Beatificazione di San Benedetto il Moro, del 1620 (per gentile concessione del Comune di San Fratello)


Presentazione

Stilare una bibliografia, impostare e curare un repertorio bibliografico non è cosa da poco. Predisporre un elenco di opere edite e inedite su un tema definito e circoscritto, è qualcosa che richiede pazienza, distacco, perseveranza. Acquisito da una biblioteca, o in una base di dati, il risultato di questa pazienza e distaccata perseveranza arricchisce la gamma di strumenti disponibili, in quanto organizza i materiali, facilita il lavoro, riduce i tempi della ricerca specialistica, mette sulla buona strada i non addetti ai lavori.
Tuttavia una certa differenza tra bibliografia e repertorio bibliografico va fatta. Secondo alcuni si tratta di una sottigliezza, in quanto non vi sarebbero sostanziali differenze tra l’una e l’altra cosa. A nostro giudizio non è così. Su un tema poco battuto, o che ha visto gli studi moltiplicarsi in un arco di tempo relativamente breve, il repertorio bibliografico va al di là della bibliografia, puro elenco di risorse identificate e disponibili. Il repertorio fornisce riferimenti diretti e indiretti, e nello stesso tempo interpreta, media, riflette sul già fatto, orienta sul da farsi. Organizza i materiali e stabilisce implicitamente il valore relativo dei materiali organizzati. Per cogliere meglio la distinzione tra una cosa e l’altra, basti pensare alla differenza, non certo sottile, che c’è tra un menu e una dieta.
Questa bibliografia di Benedetto Iraci ha tutte le caratteristiche di un repertorio bibliografico, per varie ragioni. In primo luogo, è uno dei tasselli di un progetto culturale complesso e partecipato su San Benedetto il Moro e San Fratello. In secondo luogo, possiede un ampio apparato di note che interpretano il dato proposto, con suggerimenti, osservazioni e commenti. In terzo luogo, indica alcune prospettive di sviluppo di un lavoro di équipe, che tende al superamento dell’interesse specifico, territoriale e agiografico legato a San Benedetto il Moro e alla sua cittadina natale. In questa prospettiva, il luogo e gli studiosi del luogo si propongono come elementi di un sistema aperto, disinteressato, oculato nella selezione delle risorse e generoso nell’impiego del valore aggiunto che deriverà dal buon uso delle risorse di partenza.
È questo il futuro della ricerca. Con questo spirito, con questi interessi, Benedetto Iraci ha lavorato con pazienza, distacco, perseveranza. E non c’è dubbio, continuerà a farlo. I repertori invecchiano molto in fretta. Non è solo questione di aggiornamento e di quantità, è una questione di metodo, di qualità del prodotto e del risultato. Curare un repertorio bibliografico è quello che una volta si diceva una fatica di Sisifo. Non si può smettere.

Alessandro Dell’Aira


Recensione di Benedetto Di Pietro
San Benedetto il Moro: un santo pressoché sconosciuto

Fresco di stampa è il libro di Benedetto Iraci “Bibliografia su San Benedetto il Moro”. Come si evince dal sottotitolo, si tratta di una nutrita bibliografia di “Opere edite, inedite e manoscritte su San Benedetto il Moro da San Fratello”. Contiene la Presentazione di Alessandro Dell’Aria, uno dei massimi studiosi della vita del Santo, e consta di ben 1240 fra titoli di libri, citazioni, inni e riscontri a livello mondiale dedicati al fraticello nato nel paese del Messinese. Il libro, come si conviene per ogni pubblicazione scientifica, è corredato di indice alfabetico degli autori, indice per categorie e indice cronologico. Si tratta della prima opera unitaria dedicata al protettore (insieme a Santa Rosalia) di Palermo. L’umile frate laico (San Fratello 1524, Palermo 1589) ha avuto il culto più diffuso a livello mondiale, perché essendo di origini africane — i suoi genitori erano schiavi in Sicilia — venne usato dalla Chiesa per l’evangelizzazione delle popolazioni indigene e d’origine schiavista d’America. Per la cronaca bisogna dire che ora in Italia, se si escludono il luogo di nascita e i luoghi in cui ha vissuto, il suo culto è quasi sconosciuto, al contrario dei paesi sudamericani dov’è ancora molto venerato sotto diversi nomi: San Benito, Sao Bento, Santo Moro e diversi altri. Nel 1883, un italiano ammiratore del rivoluzionario Benito Juares, i cui uomini fucilarono Massimiliano d’Asburgo imperatore del Messico, diede lo stesso nome a suo figlio: si trattava di Benito Mussolini.

Benedetto Di Pietro


Bibliografia su San Benedetto il Moro Opere edite, inedite e manoscritte su San Benedetto il Moro da San Fratello

Introduzione

Il presente lavoro nasce nell’ambito di un progetto di più largo respiro intitolato Progetto di Rilancio Culturale di San Fratello (P.R.C.). Uno degli obiettivi principali di tale Progetto, che si articola in ventisette sezioni operative, è quello di far decollare, con appositi studi, specifiche ricerche e manifestazioni di vario genere, San Fratello, valorizzandolo concretamente in tutti i campi. Una sezione operativa delle ventisette previste e messe in programma dal P.R.C. concerne la bibliografia, che, com’è noto, costituisce da sempre un valido strumento non solo di immediata informazione fine a se stessa ma anche e soprattutto di importante strumento propedeutico di promozione degli studi e della ricerca in tutti i settori.

Anni addietro, precisamente nel 1999, l’Amministrazione Comunale, avviando un programma di riappropriazione e salvaguardia del patrimonio letterario, storico, artistico, folklorico e religioso di San Fratello, organizzò un corso sul dialetto galloitalico di San Fratello, di cui fu incaricato Salvatore Riolo, docente di Dialettologia Italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Alla fine del corso lo studioso rivolse ai partecipanti un invito, caloroso e stimolante, ad iniziare ricerche bibliografiche, sistematiche ed esaustive, mirate alla compilazione di una bibliografia generale su San Fratello. Spinto da una naturale propensione per tale tipo di studio e convinto della sua grande utilità, ho accolto la proposta e mi sono assunto la pesante responsabilità ad essa connessa. Con l’impegno, tacito ma fermo, di lavorare nel modo migliore per essere all’altezza del compito ho iniziato perciò a raccogliere, con viva passione ma anche con molta fatica, il materiale pertinente ai diversi campi di studio che riguardano San Fratello.

Considerato che il materiale raccolto su San Benedetto il Moro, nato a San Fratello, era di gran lunga più consistente di quello raccolto negli altri settori, in vista dell’approssimarsi del secondo centenario della sua canonizzazione ho ritenuto che sarebbe stato opportuno e doveroso dedicare la prima pubblicazione della Sezione Bibliografica del P.R.C. al più grande e più illustre dei sanfratellani, loro venerato patrono. Pertanto a conclusione dei festeggiamenti del bicentenario della canonizzazione, dopo anni di accurato e certosino lavoro di ricerca, vede la luce questa bibliografia su San Benedetto, che non ha pretese di esaustività, che non si può sperare di raggiungere in un lavoro di questo tipo anche in considerazione della sterminata produzione agiografica esistente in Italia e all’estero.

Il lavoro comprende le opere edite, inedite e manoscritte che riguardano il Santo Moro e che, dalla sua dipartita sino ad oggi, sono state scritte in suo onore per magnificarne la figura. Gli autori sono elencati in ordine alfabetico; i loro scritti sono disposti in ordine cronologico. Le note aggiunte servono a fornire ulteriori notizie sugli autori e le loro opere o a precisare particolari aspetti pertinenti il Santo Moro. In appendice vengono elencati:
a) i più importanti documenti scritti dai Sommi Pontefici, Arcivescovi, Cardinali, Re di Spagna, Vicerè di Sicilia e dal Seniore della Città di Palermo, mecenate e amico di San Benedetto, Gian Domenico Rubbiano. Si tratta di lettere, decreti, brevi, relativi, per lo più, alle traslazioni e alle situazioni che fanno riferimento alle difficoltà e alle speranze di portare finalmente a termine il plurisecolare processo di canonizzazione;
b) i diversi processi ordinari e apostolici istituiti a Palermo, a San Fratello e a Roma, iniziati nel 1591 e conclusisi nel 1807 con la solenne canonizzazione;
c) le varie fasi processuali contenute nei documenti dell’Archivio della Postulazione dei Francescani a Roma;
d) le fonti documentarie. Vengono pure riportati gli Archivi e le Biblioteche che contengono gli atti del lungo iter processuale.

Per facilitare la consultazione, ho predisposto un indice alfabetico degli autori, un indice per categorie ed ho compilato altresì un indice cronologico delle pubblicazioni. Per ogni autore nell’indice cronologico cito solo l’anno della prima pubblicazione.

Desidero rivolgere un doveroso ringraziamento a quanti, in questo non facile lavoro di raccolta, mai concluso e sempre in continua evoluzione, mi sono stati vicini e con il loro aiuto, consigli e suggerimenti mi hanno permesso di approntare questa bibliografia e in particolare: Salvatore Riolo, il quale, credendo nelle mie potenzialità di bibliografo, mi ha avviato alla dura ricerca bibliografica e mi ha sostenuto nel corso dell’opera, dandomi dei preziosi suggerimenti sulla stesura del testo; Alfredo Iraci, specialista degli studi sul Santo Moro; Don Cirino Versaci, prodigo di consigli e di spunti preziosi; Vincenzo Mancuso che con tanta pazienza si è reso sempre disponibile, accompagnandomi nelle biblioteche e negli archivi messinesi; Giuseppe Scavone il quale è stato un attivo collaboratore, informandomi, con puntualità e dovizia di particolari, delle manifestazioni organizzate a Viggiù, in provincia di Varese, in onore di San Benedetto; Benedetto Di Pietro il quale con prodigalità mi ha offerto preziosi suggerimenti tecnici ed ha curato i contatti con l’Editore; Alessandro Dell’Aira, dirigente dell’Ufficio scolastico del Consolato generale d’Italia a San Paolo del Brasile, eminente esperto del culto di San Benedetto nel mondo iberico e ibericoamericano, il quale oltre a leggere attentamente questo lavoro ed esprimere la sua opinione di uomo ‘addetto ai lavori’, ha accettato di scrivere la prefazione. Un altro doveroso ringraziamento intendo rivolgere a tutti coloro che fornendomi i loro scritti su San Benedetto si sono dimostrati sensibili alla valorizzazione del patrimonio storico-archivistico sanfratellano e mi hanno dato la possibilità di arricchire il presente volume.

Colgo l’occasione per proporre alle istituzioni politiche e religiose la costituzione di un Fondo San Benedetto il Moro per raccogliere tutto il materiale citato nella presente pubblicazione e quello che in avvenire si riuscirà a recuperare; una specifica sezione si potrebbe riservare alla iconografia, tanto numerosa in diversi stati del mondo. La presente bibliografia e il fondo, di cui qui si propone e si auspica la costituzione, potrebbero essere congiuntamente uno strumento validissimo per lo studio e l’approfondimento della figura di San Benedetto e, indirettamente, della storia religiosa della Sicilia nei secoli durante i quali si è protratto il processo della sua canonizzazione.

Benedetto Iraci

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