L’outdoor education nell’epoca postpandemica: osservazione e innovazione in un istituto scolastico

di

Fiorangela D'Ippolito


Fiorangela D'Ippolito -  L’outdoor education nell’epoca postpandemica: osservazione e innovazione in un istituto scolastico
Collana "Koiné" - I libri di Religione, Filosofia, Sociologia, Psicologia, Esoterismo
14x20,5 - pp. 54 - Euro 8,50
ISBN 9791259512710

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore


INTRODUZIONE

La Scuola è un sistema complesso, in stretta relazione con la società in cui opera, e le riforme che di volta in volta la interessano sono il frutto di un continuo scambio simbiotico proprio con le variabili spazio-temporali e socio-culturali da cui dipende.
Quindi, quando si chiede alla Scuola di cambiare, di innovarsi e innovare, ciò significa che si avverte la necessità di portarla al passo coi tempi, di rispondere alle esigenze del Territorio e della Nazione.
Pertanto, è compito di ogni istituzione scolastica interrogarsi sulla propria condizione, sui propri standard di qualità e, con l’aiuto dell’esperienza di scuole innovative, procedere verso un continuo miglioramento, al fine di individuare e sostenere i passi per il cambiamento.
In particolare, il presente lavoro intende partire dall’analisi del contesto socio-culturale-ambientale di un Istituto Scolastico oggetto di osservazione e sperimentazione per cercare di individuare, secondo la matrice SWOT, le criticità e le opportunità, i punti di forza e di debolezza, capire come si possa migliorare e in quali campi operare.
Partendo dall’analisi del contesto scolastico preso in esame, si propone l’obiettivo di individuare le dimensioni in cui maggiormente l’innovazione è necessaria e stabilire i passi da affrontare, avendo ben chiari i ruoli degli attori coinvolti, le risorse da utilizzare, gli obiettivi raggiungibili a breve, medio e lungo termine, con la consapevolezza che il cambiamento può essere apportato in modo significativo solo se si ha una vision precisa e se si rende tutti partecipi della vision.
La scelta di affrontare la tematica dell’innovazione scolastica e di stilare un piano di sviluppo per l’Istituto preso in esame nasce dall’analisi delle effettive necessità e dei limiti, dei punti critici della scuola vissuta ogni giorno, con la speranza che il percorso di cambiamento possa essere di aiuto non solo per una singola scuola, ma anche per altre scuole con background e contesto simile.
In particolar modo, qui verrà preso in considerazione l’approccio metodologico dell’Outdoor Education, visto come idea innovativa e potenzialità per lo sviluppo di nuove forme di didattica: infatti, dall’analisi della situazione dell’Istituto scolastico di riferimento emerge soprattutto il bisogno di porsi in maniera diversa nei confronti del fare didattica, considerato anche il particolare periodo emergenziale che ha fatto manifestare nuove carenze e nuovi bisogni formativi.
Per il presente lavoro è stato certamente di aiuto un modello di self-evaluation and development plan, proposto da INDIRE, che ha consentito di porre all’attenzione sugli aspetti positivi e critici dell’istituto preso in esame, attraverso l’analisi dei documenti fondamentali della scuola e mediante l’osservazione, durante tutto l’anno scolastico, delle dinamiche e delle prassi in uso.
Quindi, dall’analisi dei dati e dall’osservazione si è passati a formulare le ipotesi di cambiamento e a definire le priorità e i traguardi oltre che i metodi e le attività per realizzare il cambiamento stesso.
Nel I capitolo ci si soffermerà sull’analisi del contesto scolastico, prendendo in considerazione le diverse dimensioni dell’innovazione scolastica e gli indicatori ad essi legati, la descrizione della situazione attuale, dei punti di forza e di criticità.
Nel II capitolo si introdurrà la progettazione di un percorso di innovazione/cambiamento nell’istituto in osservazione, soffermandoci proprio sull’approccio metodologico scelto, quello dell’Outdoor Education, sulla storia e sull’attualità di questa metodologia e sui contributi di studiosi e delle scuole alla sua stessa diffusione.
Nel III capitolo si presenterà, partendo dai presupposti teorici oggetto del II capitolo, la progettazione per una nuova idea di scuola, descrivendo come essa possa incidere sul proprio contesto scolastico individuando obiettivi, finalità, modi e tempi di realizzazione.


L’outdoor education nell’epoca postpandemica: osservazione e innovazione in un istituto scolastico


Capitolo I

ANALISI DEL CONTESTO SCOLASTICO

I.1. Presentazione dell’istituto scolastico

L’Istituto Scolastico preso in esame, punto di partenza del lavoro di osservazione che qui si propone, è una piccola realtà del Meridione d’Italia. Non lontano dal capoluogo, l’Istituto risente di tutte le caratteristiche socio-economico-culturali dell’hinterland, estendendosi su Comuni in posizione collinare e in alta montagna.
Come si può rilevare dall’analisi del RAV e dalla lettura del PTOF, gli alunni dell’Istituto Comprensivo hanno alle loro spalle famiglie con un background socio-economico non sempre e non del tutto positivo: molti genitori sono impiegati nel settore terziario, una buona parte in quello primario, ma non mancano famiglie con diversi problemi economici. La scuola viene vissuta come l’unica istituzione presente sul territorio, l’unico punto di riferimento, poiché davvero poche sono le offerte del territorio sul piano delle occasioni sportive o culturali.
La popolazione dell’Istituto, che molto tempo fa rappresentava il perno delle scuole viciniori, il polo del territorio, oggi è veramente scarsa e continua a diminuire: la denatalità in particolare, accompagnata da una crisi economica che porta le famiglie a spostare la propria residenza verso i centri cittadini o verso il Nord d’Italia, la quasi totale assenza di attrattive e prospettive anche per famiglie extracomunitarie, l’assenza per molto tempo di una vision del dimensionamento scolastico volto a potenziare gli istituti del territorio, tutto ciò ha fatto sì che già da una decina di anni circa la Scuola sia stata sottodimensionata.
La gestione di un istituto sottodimensionato, si sa, porta con sé alcune problematiche su cui appunto da qualche tempo si è iniziato a lavorare. Dal punto di vista organizzativo, in particolare, non si è avviato uno sviluppo concreto e crescente del middle management, né forme di leadership diffusa; le decisioni sono state calate in modo da poter esercitare un forte controllo sulla vita dell’istituto, cosa che sicuramente ha apportato alcuni vantaggi, ma, al tempo stesso, non ha consentito lo sviluppo di forme piene di responsabilità e di autonomia decisionale nei limiti del possibile.
Gli elementi del contesto in cui l’Istituto opera sono, quindi, caratterizzati da alcuni aspetti peculiari, relativi soprattutto all’isolamento orogeografico della sede montana: infatti, essendo una zona piuttosto isolata, non si riesce a garantire una certa continuità didattica, in quanto ogni anno i docenti chiedono trasferimento ad altra sede e questo condiziona e incide molto sulle scelte formative, organizzative e gestionali.
Il dirigente scolastico, quindi, ha dovuto assumere un ruolo strategico nel coinvolgere e motivare la comunità scolastica al raggiungimento di obiettivi comuni, curando la comunicazione e la realizzazione di incontri formali e informali tra la scuola, le famiglie e gli altri soggetti del territorio, per far conoscere e comprendere l’attività della scuola e promuovere la partecipazione attiva in relazione agli specifici ruoli. Nella Scuola si registra, pertanto, la ricerca di una partecipazione attenta e responsabile di tutte le componenti interne ed esterne alle iniziative progettuali programmate.
Le Amministrazioni dei Comuni su cui insiste l’Istituto sono sempre attente ai bisogni dell’utenza e collaborano attivamente alle iniziative promosse dalla Scuola, cercando di attivarsi il più possibile per rispondere alle esigenze degli alunni attraverso l’erogazione dei servizi di propria competenza (trasporto con scuolabus, servizio mensa, ecc.), anche fra mille difficoltà legate a budget assolutamente non florei.
Non ampio, ma comunque attento è il contributo offerto dalle pochissime Associazioni culturali presenti sul territorio che, in settori specifici, possono arricchire l’offerta formativa: in questo senso sono possibili iniziative atte alla sensibilizzazione e allo sviluppo di una cultura inclusiva attraverso la progettazione di svariate attività.
Le famiglie, in gran parte attente ma non sempre molto presenti nella vita della scuola, sostengono e contribuiscono alla crescita culturale dei propri figli nella larga maggioranza dei casi.
L’Istituto assicura un utilizzo sicuro, efficace ed efficiente degli spazi fisici cercando di renderli idonei alle necessità dell’utenza, anche se necessiterebbe di ambienti ancora più adeguati, in particolare palestre, aule dedicate, biblioteche.
Per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici le Amministrazioni Comunali provvedono, sistematicamente, alla ristrutturazione degli Edifici.
Tutte le sedi sono state fornite da non molto di attrezzature tecnologiche e di laboratori multimediali, che solo recentemente sono state ulteriormente migliorate e implementate con gli ultimi progetti PON FESR finanziati dall’Unione Europea.


I.2. Analisi della situazione di partenza attraverso la lettura dei documenti identitari dell’istituto

Partendo dal RAV, dal PTOF e dal Piano di Miglioramento, possiamo mettere in evidenza le seguenti caratteristiche, per quanto riguarda le diverse dimensioni dell’istituzione scolastica su cui poter innestare un cambiamento significativo.
Come priorità, è stata individuata all’interno del RAV quella di migliorare i risultati scolastici e il processo di insegnamento-apprendimento, calibrando l’azione didattica sulle effettive esigenze di ciascuno. Si è pensato di raggiungere tale obiettivo monitorando e verificando il processo di apprendimento con prove (strutturate e non) che tengano conto dei percorsi individualizzati per italiano, matematica ed inglese. I traguardi individuati sono quelli del miglioramento del rendimento degli alunni collocati nei livelli più bassi e del monitoraggio degli indicatori della programmazione per ottimizzare didattica e risultati scolastici.
L’altra priorità individuata riguarda i risultati nelle prove standardizzate nazionali. Ci si è posti l’obiettivo di rimuovere le ragioni sistemiche della varianza fra le classi delle diverse sedi, di implementare le azioni realizzate dalla scuola al fine di aumentare i livelli delle competenze degli studenti nelle prove standardizzate. I traguardi da raggiungere sono quelli di incrementare la quota degli alunni collocata nei livelli 3-4-5 di matematica e inglese nelle prove Invalsi, diminuire la varianza fra le classi delle diverse sedi, ottimizzando il raggiungimento di traguardi comuni nelle prove standardizzate INVALSI.
Terza priorità riguarda le competenze chiave europee attraverso le seguenti strategie: orientare i percorsi formativi offerti finalizzati allo sviluppo di competenze sociali e civiche, al rispetto delle differenze e al dialogo tra le culture, alla solidarietà ed alla cura dei beni comuni, orientare i percorsi formativi offerti finalizzati allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti. Da raggiungere, in tal campo, i seguenti traguardi: migliorare le competenze sociali e civiche, aumentando il senso di appartenenza alla comunità scolastica ed i rapporti positivi con gli altri, la costruzione del senso di legalità, lo sviluppo dell’etica della responsabilità e di valori in linea con i principi costituzionali; migliorare le competenze digitali degli studenti.
Infine, la scuola, ritenendo importante conoscere i risultati a distanza degli alunni che hanno frequentato l’Istituto, è in stretto contatto con gli Istituti Superiori e predispone sistematicamente azioni di monitoraggio dei risultati conseguiti dopo il passaggio dalla Scuola Secondaria di I grado alle Scuole Secondarie di II grado e nel biennio successivo. Per quanto riguarda la priorità relativa all’analisi dei risultati a distanza, è stato individuato come traguardo quello di incrementare sempre di più i contatti con le scuole Secondarie di II grado.
Da tener presente, inoltre, in relazione all’idea di scuola che si vuole costruire e innovare, gli obiettivi formativi individuati dalla scuola stessa, in modo da rendere coerente ed efficace l’innovazione da innestare: 1) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning; 2) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 3) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; 4) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; 5) potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; 6) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; 7) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; 8) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; 9) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 10) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di di-scriminazione e del bullismo, anche informatico; 11) potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; 12) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; 13) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; 14) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti.
Occorre far presente che l’Istituto, in considerazione delle priorità individuate, dei traguardi da raggiungere, degli obiettivi formativi, ha disposto, all’interno del Piano di Miglioramento, un piano di educazione alla sostenibilità, che certamente ci torna utile nel momento in cui, come vedremo, sceglieremo di compiere determinate scelte didattiche che proprio con l’educazione alla sostenibilità hanno uno stretto legame.
Infatti, come viene riportato nel documento progettuale di cui poco sopra, il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile costituiscono, oggi, un obiettivo strategico per preservare il presente e per il futuro del nostro Paese. La conservazione delle risorse del nostro Pianeta, rappresenta, infatti, una sfida non più eludibile dalle future generazioni. L’attuale epoca impone al mondo intero, ma in particolare all’Italia e all’Europa, scelte radicalmente diverse da quelle compiute in passato e lontane dal modello produttivo tradizionale dove, l’economia, fonte imprescindibile di ricchezza e benessere, miri al rispetto dell’ambiente riducendo al minimo la produzione di rifiuti e nel contempo riutilizzando e rigenerando le risorse presenti. Affinché questo accada, è necessario un profondo cambio di mentalità che coinvolga le istituzioni, le imprese e le singole persone. Questa nuova consapevolezza nazionale non può che iniziare dalle scuole e dagli studenti di tutte le età; soprattutto dai più giovani, quelli che potremmo chiamare “nativi ambientali”: una nuova generazione che nella quotidianità dei comportamenti trova già come prospettiva naturale il rispetto dell’ambiente in cui vive (da “Le Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile 2014 – MIUR”).
Ma quali sono i risultati attesi mediante l’applicazione del piano per l’educazione alla sostenibilità? L’educazione è uno strumento concreto per apportare cambiamenti radicali e concreti nei valori e nelle attitudini, nel creare competenze, comportamenti e stili di vita coerenti con lo sviluppo sostenibile (Unesco Associated Schools, 2011). Infatti, le probabilità di successo delle singole iniziative non sono solo legate alla capacità di fornire agli studenti nuove conoscenze, capacità pratiche o competenze, ma soprattutto alla diffusione di nuovi valori, attitudini e comportamenti che possano contribuire ad uno sviluppo sostenibile per le generazioni presenti e future. Perciò, la scuola intende promuovere e diffondere l’innovazione metodologica e didattica attraverso la programmazione di una serie di azioni quali cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello, che si caratterizzano come esperienze innovative attraverso la collaborazione tra docenti per la realizzazione di modalità didattiche innovative, la flessibilità nell’utilizzo degli spazi della scuola, l’utilizzo di dispositivi multimediali destinati alla fruizione collettiva (ad es. LIM e superfici interattive ecc..).
Dunque, c’è già in nuce quello che verrà esplicato nelle prossime pagine.

[continua]


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it