La terza strada

di

Francesco Sinibaldi


Francesco Sinibaldi - La terza strada
Collana "I Gelsi" - I libri di Poesia e Narrativa
14x20,5 - pp. 142 - Euro 12,00
ISBN 9791259512666

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In copertina: «Spooky presence of a white veiled woman specter hovering on the stairs of a long-abandoned manor hall» © ChaoticDesignStudio – stock.adobe.com


In questa nuova silloge, dal titolo “La terza strada”, Francesco Sinibaldi ripropone il suo canto lirico, raffinato ed appassionato, che nasce dall’animo del poeta e si espande verso una dimensione superiore, tra vibrazioni e bagliori, sempre ammantata di un’armonia poetica che affonda le radici nel suo giacimento emozionale.
Le rimembranze assumono un dolce sapore e si adagiano sul cuore del poeta, proteso verso la “luce infinita” d’un profondo sentire lirico che avvolge le visioni e le percezioni, substantia stessa del percorso di scandaglio interiore che si nutre d’un lirismo puro.
La sua Parola illumina la costante ricerca d’un senso del vivere al cospetto del mondo, tenacemente alimentata dalla consueta poetica sinibaldiana.
Il processo lirico esalta le cadenze interiori del poeta e offre una visione che avvicina alla solitaria “luce poetica”, penetrando nelle zone più profonde dell’animo tra sembianze e silenzi, suggestioni e vagheggiamenti.
Il mondo lirico di Francesco Sinibaldi s’incarna nel “soffio vitale”, miscelando il reiterato senso di solitudine e le contraddizioni dell’umano esistere, offrendo in dono il sentimento puro che si trasforma in “infinita lucentezza” d’un canto solitario che avverte “il dolore del fugace esistere”.

Massimo Barile


Prefazione dell’autore

Nel mese di dicembre 2022 si sono conclusi gli aggiornamenti dei siti dei quattro ultimi giornali (Newsweek, The Washington Post, Le Figaro e Le Nouvel Observateur) tenuti in aggiornamento dopo la decisione di sospendere gli aggiornamenti di tutti i giornali presenti all’interno delle tre Liste (decisione presa alla fine dell’anno 2020).
Gli ultimi inserimenti hanno riguardato il sito del giornale francese Le Nouvel Observateur.
Dal mese di gennaio 2023 pertanto gli aggiornamenti vengono effettuati solo sui guestbook.
Dopo 20 anni di costante e quotidiana presenza delle composizioni nei siti dei giornali internazionali (2002-2022), questa modalità di aggiornamento è da ritenersi conclusa.
In data 25/3/2023 è stato necessario sostituire il sito che svolge la funzione di Terzo guestbook con l’introduzione di un nuovo sito attribuito, come in precedenza, alla nazione Spagna.
In data 26/3/2023 in considerazione delle diverse e rilevanti funzioni rivestite nel corso di vari anni di costante aggiornamento il guestbook The Travel Company (avvenuto il ripristino) è stato inserito nella Lista dei siti storici come terzo sito in rappresentanza degli Stati Uniti d’America.
In data 6/4/2023 è stato effettuato un cambio nell’attribuzione del Sito di riferimento Continentale per l’Africa, passato da Capo Verde all’Algeria, nazione che si aggiunge alle altre quattro che ospitano tale sito per i restanti Continenti (Pakistan, Argentina, Nuova Zelanda e Francia).
Una delle caratteristiche principali della mia attività letteraria è rappresentata dalla sua dimensione internazionale.
Sin dall’inizio della diffusione dell’opera “I Pensieri” l’attività letteraria ha assunto, con una certa probabilità, un’impronta internazionale in quanto tra gli editori raggiunti ve ne era, con certezza, almeno uno svolgente la propria attività in funzione, in particolare, della divulgazione all’estero delle composizioni dei nuovi autori quindi, considerata la situazione presente nell’autunno del 1992, è possibile che la dimensione internazionale fosse già presente in quel momento, in considerazione dell’alto numero di plichi divulgati nel mese di settembre 1992, della rilevanza delle poesie presenti nei “Pensieri“ (da considerarsi tra le più significative e caratterizzanti dell’intera attività letteraria) e, inoltre, della presenza di almeno un editore – Editrice Letteraria Internazionale di Ragusa – operante in campo internazionale ed ispirato dall’idea di divulgare le composizioni di scrittori italiani all’estero.
La dimensione internazionale dell’attività letteraria porta con sé alcuni necessari effetti relativi alla modalità con la quale tale attività viene gestita nell’ottica della presenza di una costante interazione tra l’autore e la Comunità Internazionale determinante, in ogni fase di questo sviluppo, una specie d’influenza che deve essere tenuta in considerazione allo scopo di proseguire regolarmente nell’attività d’aggiornamento; di conseguenza le scelte, le decisioni prese in merito a iniziative considerate, così come le limitazioni espresse e la stessa gestione dell’attività letteraria all’interno dei singoli Stati (con il mantenimento o la rimozione delle composizioni o con l’espressione di significativi atteggiamenti quali, ad esempio, quelli manifestati in passato dai giornali francesi o da Newsweek) rappresentano il frutto di tale interazione.
Dopo la diffusione dell’opera “I Pensieri” l’attività di pubblicazione delle composizioni ha inizio nel mese di aprile 1996 con la partecipazione alle Antologie curate dall’Editrice Letteraria Internazionale di Salvatore Fava che vengono di seguito elencate con indicazione delle poesie proposte e dell’anno di pubblicazione: Nuova Poesia Contemporanea, aprile 1996 Libroitaliano (“L’eterno” e “Ti prego natura”) – Terzo Millennio, 1997 Libroitaliano (“Ritorno al passato”, “Eternità”, “Io so che sei sola”) – Poeti nel Mondo, 1998 Libroitaliano (“Tempesta”, “Ritratta in un bosco”, “A lei”, “Il suon dell’eterno”, “John e Paul”, “Stai pregando bambina”) – Anni Duemila, 1999 Libroitaliano (“Sito del primier idillio”, “Dolcezze a Donatella”, “La festa dei cuori”, “Autunno”, “Junk”, “Nostalgia d’amore”) quindi, dopo la pubblicazione nel mese di agosto dell’anno 2000 di circa 35 composizioni nel primo aggiornamento dello spazio a me dedicato all’interno del sito Montedit, Tempi Moderni, dicembre 2001 Libroitaliano World (“Mortal desìo d’amore”, “Strazio, dolore e fuggitiva quiete”, “Cuore immenso”).
Dal momento della pubblicazione della prima Antologia le composizioni si diffondono in modo costante all’estero proseguendo quel cammino di divulgazione probabilmente già iniziato nel 1992.
Concludo questa prefazione proponendo quattro composizioni nelle quali, con l’aiuto della percezione e adottando sempre lo stesso metodo ma con il semplice cambiamento dell’oggetto, ottengo la creazione di composizioni volte ad esprimere il senso di questo particolare modo di procedere.
Nella prima composizione, intitolata “El secreto de mi corazón”, ho dovuto affrontare un tema difficile e pieno di aspetti misteriosi, il soffio vitale che ad un tratto si trasforma in morte presente, in un via vai di contraddizioni che conducono l’uomo ad una costante tortura psicologica, quella del sentimento che si trasforma nel canto della morte annunciata nel contesto di un ambiente poetico dove brilla l’armonia ed il soffio accennato della vita che muore. “La armonía que me acompaña me dona una canción llena de poesía pero esta misma armonía es la fuente de mi dolor, una sensación de miedo mezclado con incertidumbre, un sentimiento lleno de tristeza que me lleva donde el espíritu se transforma en poesía, donde el agua corre en el torrente buscando el veneno que se esconde en las almas malditas. Esta es la armonía de la muerte, es la vida que se apaga durmiendo en el llanto de las caras infelices, es el sol que, moribundo, vive el canto del destino”.
Nella seconda composizione, intitolata “Le destin est mon ami”, la mia solitudine si confonde con i sospiri del passato, un passato ove compare sia la tristezza che la gioia per la vita e in questa nuova dimensione io mi perdo nell’infinita lucentezza di una luce misteriosa, di un sospiro mai perduto e di un canto solitario che s’accende nel chiarore dell’immutabile destino. “La lumière de ma poésie me porte très loin avec la rime qui s’assoupit dans l’aube d’une pensée, la même qui dort quand je suis désolé; parfois mon rêve pourrait être très heureux mais cette lumière me donne seulement la tristesse d’une pensée qui s’endort dans la mort pour chanter la poésie d’un garçon plein de haine. Une seule pensée me donne l’harmonie de la vie solitaire et c’est le destin qui m’appelle tout de suite pour parler à mon cœur actuellement plein d’amour, dans l’aube d’un instant qui chante le passé d’un moment embrassé par la grâce”.
Nella poesia intitolata “The words and the seasons of my life” la mia volontà è sovrastata da una passione irrefrenabile che mi porta sull’orlo del delirio e la realtà mi si propone come pura apparenza determinando in me un senso di sbandamento, una difficoltà interiore che si perpetua nella desolazione dell’immagine finale ove la luce appare morire come il suono spossato delle false illusioni. “If this kind of dream appears in front of my eyes I’m sure that always this dream is only an appearance in a life full of falsity, a kind of superstition, something that gives me the light of a false and touching innocence; the leaves on the trees reflect the joy of a luminous day but this apparent image is calling the hate that burns in the soul of a man, this appearance, in reality, is only a pleasure that tries to escape where the shadow returns with great strength. When I think about you, little darling, my eyes are reflecting the pain and even my heart, abandoned in this deep desolation, is calling the hate that I bring in my soul”.
In quest’ultima poesia in italiano, intitolata “Il solco della vita”, ho provato ad incunearmi nel misterioso canto del passato e con esso ho provato a rammentare le dolcezze di una vita solitaria ma piena di poesia quindi, sfiorando col sogno la parvenza del reale fugace ed illusorio, ho richiamato il canto del mattino, la sua luce e la sua gioia sino a carpire, con la forza delle spossate emozioni, la docile illusione che accompagna l’uomo nei tratti salienti del suo cammino terreno. “Poggiando i sensi oltre la dolcissima collina ritorno col pensiero al mio canto solitario, alla dolorosa sorte di una stagione piena di misfatti e al soffio fuggitivo di quel suono pien di luce. Il mio tempo è segnato dal pallore delle morti e dovunque, nel mio cielo misterioso, io vedo la luce che fugge in silenzio per venire nel pianto dell’eterna stagione, quella stessa che adesso m’incute timore ridonando il chiarore della morte che viene. Il mio canto si nasconde nel passar delle emozioni e quando il solco della vita mi trafigge senza darmi l’illusione io ritorno nel mio sole, nella voce di una fresca cantilena che soggiace nel dolore per fuggir dalla speranza”.


La terza strada


Il canto della giovinezza perduta

Dolce immagine che fingi
d’amare, risento il canto
della tua nobile sensazione
perduta, il sapor del passato
che si tinge d’autunno, e
nel pianto del verde giglio
s’annida il chiarore che
muore in silenzio.
Dolcemente il mio soffio
di vita prova a giocare
con i suoni ribaldi d’un
passato remoto che ancor
ora mi affligge ma quel
tenero soffio si colora
nel vitreo rimando del
solare tramonto e poi muore
con esso, come il pianto
del bimbo che cerca il sospiro
della madre morente.
S’insinua l’orizzonte nel
pallore dei miei sogni
e fugge il mio ricordo tra
i sospiri del mattino.


Il canto della nuova ed eterna stagione

Onde il soffio del vento accenna, nel prato, la
tristissima melodia dell’età che muore nel passar
delle stagioni colgo l’attimo della gioia svanita
e dintorno la quiete s’imbrunisce recando il sospiro
d’un chiarore fugace; il pianto del lontano tramonto
par quasi un afflato ricolmo di grazia e nei pressi
del giunco, ove il canto della morte s’avvicina, la
vita rifulge quella rima sbiadita ed anche il tramonto,
lodato dal canto del mite pastore, ritorna a brillare
recando la luce del vivente pensiero.


Il sorriso dei chiarori

Frotte d’invitanti pensieri
passano oltre il limite segnato
dal pianto di un fanciullo
adorato, e spesso la speme
divien triste ricordo; di notte
vociava quel timido incanto
ed io, divenuto il bagliore
di codesta illusione, dormivo
contento e a tratti in attesa
del nuovo mattino che ancor
mi chiamava. Poi, tutto a un
tratto, il caldo rimando del sole,
battendo sull’uscio e nell’ampia
persiana, pareva gioire come
un bimbo assonnato che di colpo
si sveglia, e allora quel bimbo
pareva cantare, e ancor mi tormenta
quel suono furioso che lieto
soggiace ove batte il mio cuore.
Quinci la notte, il soffio perpetuo
del fresco mattino e a tratti la
fuga dei verdi rametti allor che
la piova tornava in silenzio
col solito pianto del bimbo sudato:
il sole spariva, la notte dei tempi
tornava nel cuore com’anche
la piova che fugge tra i rami.


Light of the future

There’s a magic appearance that shines in the
air when the smile of the morning returns in
the cool fields, it’s something mysterious that
marks all the fortunes deciding the fate of every
existence, it’s a glimmer of life, it’s the light of
the future…


Les sourires de mes temps perdus

La cantilène de mon adolescence est un rêve
solitaire qui tente de revenir dans le souffle de
mes poésies, quelque chose d’étrange et même
de particulier, une larme qui descend pour décrire
l’émotion donnée par la voix du soleil; mais ce
temps est un rêve qui dérive de mon adolescence,
une chandelle pleine d’amour qui preuve à rester
où la neige de ma poésie s’enflamme de passion
comme le chant solitaire de l’amour disparu.


The light of my own melody

Something of my brave existence
gives me the gift of a melody
full of transcendence and this
particular care appears to my
eyes like a great sensibility arrived
from a nonsense; these are the
sounds that come from eternity
and that’s the captivity of my soul
full of hate, the same that I fell
when nature deprives my own
sensibility.
That desire returns every morning
but even, with it, the sensation
of love that I feel for my sadness,
a captured sensation given by
God to extend my timid balance
near the river that burns in my
soul; since that moment I can
recall my own melody giving to it
the real deprivation now rediscovered
in my tender tranquility but this
thought full of dreams has become
the only attraction that I can
rediscover, a mixture of thoughts
in the sea of a seeming description.


Una edad llena de armonía

La tempestad de mi juventud
en el campo que dona una
luz armoniosa, la misma que
aparece donde vive la mujer,
y en este sueño de juventud
mi triste emoción se convierte
en dulce poesía; el poeta canta
la canción de la poesía y la
belleza del universo es la rima
de mi tierna adolescencia,
en un tiempo lleno de candor,
así dichoso como la frescura
de las rosas perfumadas.
Siento de nuevo un llanto
infinito cuando el tormento
regresa en mi alma dolorida,
y esta emociónme lleva
donde la vida se convierte
en muerte, donde el candor
se transforma en piadoso
lamento; el llanto es una especie
de lamento infinito pero la
gracia se convierte en el soplo
de la muerte que viene en el
día del dulce reposo.


I’m afraid of your dreams

Simply, I hate to think about your lovely dreams
and this happens because I’m afraid of your dreams,
so I’m trying to call your happiness for giving the
love that I’ve lost many times; suddenly my beautiful
noise becomes the prison of an imprisoned soul and
all your manners are a present for me while my soul
tries to escape from a light full of fear.
I love to remain in this sadness but in every moment
I try to elope and this run full of tears is the only
direction that I’d like to recall.


Sur la tendresse de ma poésie

En écoutant la mélodie de
mes vers épuisés je comprends
que la vie peut être seulement
une forme de douleur mais
cette triste vérité me donne
une espèce de grand soulagement,
quelque chose de magique qui
revient dans l’histoire de mon
existence pour laisser la tendresse
d’une étoile pleine d’amour.
Quand je suis seul je pense à
cette triste existence et l’amour
de ma pauvre jeunesse m’invite
à mourir, à laisser la quiétude
pour aller dans la lueur d’une
étoile fugitive et seulement alors,
quand je pense à cette harmonie,
je conclus que la mort est la seule
direction que l’amour peut comprendre,
l’unique avertissement d’un instant
de poésie: je vis dans le chant des
lumières et quand l’amour disparaît
je trouve, dans l’étoile, l’amour
solitaire que je trouve dans la mort.


Quand la mer devient mon rêve

En écoutant le souffle des vagues je tente de trouver
la direction de ma tristesse et alors, si je pense à ma
vie désordonnée je trouve, dans la même, la réponse
qui revient quand l’aube disparaît; une lumière et une
chanson pleines de poésie sortent de la flamme de mon
âme et toute ma poésie découvre la jeunesse qui preuve
à rester où cette flamme se transforme en mémoire, un
moment de poésie retourne dans la lueur et une flamme
de douleur pénètre dans mes yeux comme la lance d’un
soldat qui cherche sa victime.


Il ritratto della morte

All’avvenir del dì
novello, quando
il mattino brilla e poi
mesto s’incupisce
dimorando nei tremori
di una rosa sconsolata,
quel viso impallidito
d’incanto si rattrista
e ancor s’intenerisce
alla vista dell’augello
che nel vento fugge via.
L’acquetta del ruscello
par quasi defluire
movendo delle foglie
la sagoma ingiallita
allor che la micetta,
tornata al casolare
dove vive nel conforto,
s’adagia sul cuscino
con gli occhi un po’
socchiusi e rivolti alla
finestra da cui esce
quel torpore.
Esplode la tempesta,
la luce si dissolve
e vien nella campagna
il ritratto della morte.


Fugace pensiero

Codesto è un pensiero di morte, le guancette
angosciate gemon funeree nel pianto della
magica sera e il bimbo si duole a membrar
di quei tempi la sua candida speme, e lacrima
il viso, e fugge il sorriso.
Momento di pena e di estremo dolor è la luce
che freme e d’incanto svanisce, e muore la stanza,
e di me nel superfluo la parte migliore.


The shade of my life

Sometimes my dreams
disappear in the shame of life,
this life full of futilities, in
which everything shines with
a light full of shame, but this
is the real appearance of a tender
character while everything goes
in the road of hypocrisy, the
real appearance that becomes
the cradle of truth; this is the
shame of every existence
but the real behavior is only
the image of pain, the cradle
in which all things remain
while even my pleasure becomes,
in an instant, the place of my life
that transmits, with a great sensibility,
the leaf of an abandoned arbor.
I call to hope in every moment
but I know that this special desire
is only appearance, a portrait
full of fear that always becomes
a life full of shame.


Le notti della speranza

(Composizione scritta in data 26/4/1994)

Dorme la notte, posandosi oltre gli altari formati dal
tenero passo delle morte stagioni, e tra silenzi e ombre
simili al primo canto di un’eterna illusione geme l’amore,
bagnato d’infinita dolcezza.
Nel suon della vita odo morire barlumi di beata passione,
col soffio del vento che strilla e poi invoca quel sole, tra
bagliori e leggiadri ritorni.
Poi, quando il canto s’appresta a passare tra i monti,
rimembro il pensier di una tremula voce che soffre in
silenzio donando la quiete di una mite canzone: e mi
colpisce il sole, l’amore e la pace dei bimbi felici, la gioia,
la tenera età.
Mi fingo nel pianto di un sogno perduto e dono all’amore
il miraggio del cuore.


La lumière de ma solitude

La mélancolie retourne dans
mon âme solitaire et alors,
si je pense à mon triste passé,
je comprends que l’unique
solitude est celle de l’esprit;
je vais dans la lueur de ma
poésie et je vois une solitude
profonde et pleine de ressentiment,
un état de tristesse qui remplit
mon cœur effrayé, quelque chose
de magique, si vous voulez, une
sorte de poésie qui transforme
la douleur en amour perpétuel,
une espèce de grande mélodie
embrassée par la lueur du soleil.
L’amour éternel n’est pas un
rêve solitaire, c’est seulement
un garçon plein d’amour qui
cherche, dans les yeux du matin,
un sourire innocent et le son
d’une étoile désolée.


La nostalgia della primavera

(Composizione scritta in data 27/4/1994)

Nel sussurro del primo vento di candida dolcezza
odo posarsi il pianto della sera, coi suoi strilli che
decantan l’infinito, e oltre un verso di pace nasce
il chiarore del pensiero morente.
Mirando il cuore della fresca vallata un soffio
quieto e ricolmo di gioia giunge nella profondità
del mio animo triste, e baciato dal canto di
un’eterna nostalgia.
Odo il lacrimante prato dei giochi fanciulleschi
penetrare nelle grinze della spossata stagione mentre
le fronde, tremule e sgraziate, cantan in coro del piacer
la ridente illusione. Nasce l’amore, e mille birbanti
fan timidi pensieri.

[continua]


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