Ai margini della salvezza

di

Gianni Masiero


Gianni Masiero - Ai margini della salvezza
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 58 - Euro 11,50
ISBN 978-88-6587-7586

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore


In copertina: «Horse run against the ocean» © callipso88 – Fotolia.com

All’interno fotografie di Renato Brunelli


PREFAZIONE

Erano i primi giorni di febbraio del 2005, quando il signor G. M., dottore in lingue straniere moderne, a quei tempi bibliotecario presso la biblioteca comunale di Guarda Veneta, scoprì di possedere nella propria casa un libretto stampato nel 1954, a dir poco interessante. Si trattava di un’edizione tascabile del santo Vangelo ancora in ottimo stato di conservazione, tenendo conto del fatto che esso aveva ormai più di 50 anni rispetto ad altri che ne avevano molti di meno. All’interno del volumetto faceva da segnalibro un santino raffigurante la Madonna di Fatima che stava ad indicare una coincidenza alla quale il sensibile professore non poteva fare a meno di porre attenzione.
Si leggeva, e si legge ancora, nelle prime righe dell’introduzione firmate dal sacerdote Arcangelo Rizzato: “Gesù salendo al cielo la sera del 19 maggio dello anno 30, ordinò agli apostoli di predicare il Vangelo…” tale data, essendo coincidente con quella della propria nascita (19 maggio 1956) risultò essere per il Sig. G. M., un motivo in più per sentirsi vicino a Gesù Cristo, semmai ne avesse bisogno.
“Il 19 maggio Gesù se n’è andato lassù, ed io sono stato mandato quaggiù. E visto che è così per fare cosa?” Cominciò da quel momento in poi a meditare in cuor suo con un senso frammisto di orgoglio e di umile reverenza, tipici di colui al quale viene affidato un importante servizio da portare a compimento, e ad oggi 2016 quella sensazione non si è ancora spenta. Pur nella consapevolezza di appartenere ad una nutrita schiera di nati in quello stesso giorno, da allora in poi la sua vena creativa ed in particolare la sua voglia di “poetare” soprattutto su argomenti sacri e religiosi si è palesata con il componimento di più di 250 poesie sgorgate dalla sua penna ed, a suo dire, ispirate da una forza che “Va oltre” le razionali spiegazioni.
Fatto sta che nel giro di una decina d’anni vedono la luce sei raccolte poetiche che stanno a testimoniare un ormai lungo periodo ricco, insieme ad altre più reali e pur mistiche favorevoli coincidenze. Così G. M. arriva oggi magicamente a terminare anche il suo settimo libro: “Ai margini della salvezza” la cui realizzazione è stata certamente più osteggiata dei precedenti sei, ma del quale il poeta sente il dovere riprendere e sottoscrivere un’affermazione a suo tempo fatta nella sua prima produzione “I Frutti del Bene”: I miei versi non sono altro che i frutti poetico-musicali delle mie esperienze e di un precedente lungo travaglio umano vissuto in prima persona nel dolore e nella sofferenza, ma sempre e comunque filtrati attraverso i benefici effetti della gioia e della fede nel nostro onnipotente Padre.

L’autore


Ai margini della salvezza


Al mio futuro: i miei nipoti Alessandro, Davide e Luca.


Nessuno è felice, come chi sa di essere amato.

Maria C.


Ai margini della salvezza

Io so di non sapere
non come tanti arroganti sapienti
che con certezza vedono e tutto prevedono,
io non lo so proprio, credimi, se infine mi salverò.

Ai margini della salvezza vissi,
al limite estremo col peccato
trovai dolori atroci da non poter narrare,
ma aggrappandomi, un dì alla luce che viene da più in alto,
quella che squarcia definitivamente il buio più profondo,
Dio lentamente mi fece trovare il senso di una vita nuova
fatta di gioia piena, forse perché colta ai margini della
salvezza.

Così anche tu la puoi trovare, amico, ne son più che sicuro,
la felicità di vivere in una nuova dimensione,
via dalle noie assurde e dalle viscide depressioni
e saprai risolver di questa nostra esistenza le continue
contraddizioni.

Ai margini della salvezza, sappilo, mi sentii un dì salvare
ed ora, qui, lo scrivo con parole che suonino veramente chiare
perché la mia missione, adesso, è diventata quella di
testimoniare.

Guarda Veneta, 2 ottobre 2014


Assoluta Libertà

Quale credi sia la condizione umana
che possa darti, ora e per sempre, l’assoluta libertà?

Posseder ricchezze a non finire ed oro e gioielli assai
preziosi
libero ti renderà per un giorno almeno o per un mese,
ma presto quella fittizia letizia in nuovo timòr sarà mutata,
di perdere le cose che ti rendono di loro invece schiavo,
magari rubate per mano di un amico o di una donna,
bramosi di posseder anch’essi la tua falsa libertà.

Oppure può succeder che tutto voglia puntar unicamente
sull’erotico libertinaggio, che sembra subito poterti
appagare
nelle immagini di sesso spinto e di pratiche libidinose
reiterate
da solo o in gruppo non importa, che ossessivamente la
libertà
ti tolgono certamente, e schiavo ti rendon di luride
situazioni di non amore,
che vorresti scrollarti di dosso ma non sai, in che maniera potrai farlo mai.

Dove trovare, allora, l’assoluta libertà, quella che supera le
materiali cose
e il perpetuo riproporsi della loro caducità?

Affida il tuo spirito a Dio, e troverai la libertà assoluta, amico mio,
considera le sue parole come oro colato e praticale
semplicemente da figlio
che il padre affettuosamente ascolta, poiché di Lui solo
fidarsi egli può,
senza sentirsi finalmente di nulla e di nessuno schiavo,
di lui solo che per gli uomini dimostrò sovrumano amore, in Gesù Cristo,
che Padrone della vita, scelse di dar a noi la Sua Vita:
estremo gesto di Assoluta Libertà.

Guarda Veneta, 28 luglio 2015


Benedetto colui

Benedetto colui che i sogni suoi realizza sulla terra
benedetto colui che spirito vincente sa mantenere
benedetto colui che gli ostacoli sa con pazienza superare
benedetto colui che il bene sempre abbraccia e non il male
benedetto colui che il buon esempio non si vergogna di
mostrare
benedetto colui che scrive sempre senza farsi da nessun condizionare
benedetto colui che libertà di pensiero non smette mai di
adoperare
benedetto colui che la pace porta nel mondo nel e con il
nome di Francesco
benedetto colui che nei giorni non si stancherà mai di
ricominciare,
e di nuovo,
vorrà vivere, amare , soffrire e sperare finalmente
migliori spazi e migliori persone su questa terra ancor
troppo maledetta,
per tanta gente che si vergogna, purtroppo, di lasciar
emergere una recondita spiritualità.

Guarda Veneta, 21 settembre 2015


Chiedimi se sono felice

Chiedimi se sono felice
chiedimi perché amo ancora la vita,
ti risponderò poetando
ti risponderò facendo ancora
e ancora versi sbocciare a profusione.

Non è finito ancora il tempo
per me, d’essere scrittore,
anche se potenti “virus da computer”
vollero già da tanto tempo
il mio lavoro annullare;
vedi come mi rialzo,
ancora, caro lettore mio,
pure da questa caduta brutta,
e ricomincio ad intesser parole.
Parole armoniose ed ogni tanto rare
che spingono chi legge a giocar di fantasia,
ma sempre a meditare leggermente
concetti profondi oppure fugaci alquanto,
che stanno a dimostrare che tornato son felice tanto.

Sì, ho vinto la bufera, ho superato una diabolica tempesta
messo alla prova per più di tre mesi almeno,
ecco perché domani affronterò ogni tortuoso sentiero lancia
in resta.

Dedicato al mago del computer Stefano Chiacchierini & C., per avermi salvato molte poesie criptate dal virus criptolocker.

Guarda Veneta, 10 giugno 2016


Come un cavallo bianco

Come un cavallo bianco
che corre su una spiaggia
vorrei libero cavalcare
elegante e senza problema alcuno,
ma la realtà è diversa
è invece più gravosa
e non cavalco affatto,
ma spesso mi trascino,
quale pesante sgradevole lumacone
che schiacciato sembra essere dal suo guscio
ed a fatica avanza, rilasciando la sua scia bavosa
su di un terreno spesso ripido oppur tortuoso.

Ecco la differenza tra la realtà ed il sogno,
tra una lumaca scura ed un cavallo splendente
tale è la percezione dell’esistenza mia, talvolta,
ma in verità non sempre, la scena è negativa, per fortuna.

Quando la tua parola ascolto e soprattutto riesco a praticare
ritorno, allora, a galoppare lieve su quella spiaggia favolosa,
simile al leggiadro bianco puledro dei miei sogni;
grazie a Te, Signore, riprendo a correre felice
certo che un bel giorno,
come con il Tuo Divino Amore promettesti a noi,
saremo ancor più gioiosi, nelle praterie infinite degli spazi
tuoi.

Guarda Veneta, 26 ottobre 2015


Composizione anarchica

Parole un poco libere
termini semplici o ricercati
oggi mi sento di scrivere sulla pagina nuda.
Non voglio dir nulla del passato
e neppure vedere niente nel futuro,
ma solo crogiolarmi nel presente
e produrre dentro di lui liberamente
parole, suoni, richiami e rime alla rinfusa
proprio come chi crea dal nulla
senza rispettare né regole di metrica o musicalità.

Scrivo, così, forse per vincere la noia e la calura,
trovo parole nuove e fresche per la mia mente pura
e mi sorprendo alquanto dell’inusitata mia creatività;
niente e nessuno mi influenza, questo lo posso proprio dire,
la mia anarchia è totale, nessuno lo può ora negare,
fluente fino alla fine scorre davvero il mio parlare
sensato o meno risulti, infine, il senso mio del proclamare;
ma adesso basta, stop! Finito è il tempo del troppo libero
poetare.

Guarda Veneta, 14 luglio 2016


Composizione antica

Scrivere sapete è proprio una magia,
l’inchiostro scorre sul foglio bianco
come sulla tela il colore del pittore va.
E l’istrione inventa nuove parole
sul canovaccio antico della vita vissuta in pieno,
ed intreccia interessanti trame volute dal destino,
finché sconvolto dalla potenza del fato
scrive e scrive a più non posso
come per liberarsi dal fardello pesante dell’io
e molto spesso confuso, ma forse anche felice
si rivolge all’immensa misericordia di Dio,
e si ritrova a pregar scrivendo ed a scrivere pregando,
ad usar preghiere, sì, ancore di salvezza di una vita,
poetiche preghiere che sgorgano da uno spirito purificato,
mondo e bello di un uomo che ha sofferto troppo
e troppo è ancora poco, Tu solo lo sai, Signore Dio Mio
solo Tu conosci la vera trama,
Eterno Padre Mio.

Guarda Veneta, 4 agosto 2016


Da libertino a libero

Libertino, di certo, un giorno io sono stato,
uomo cacciatore di donne per questione d’orgoglio
vuoto, mai sazio e sempre in cerca di un potere
che solo dal sesso femminile credevo mi potesse venire.

Ma mi sbagliavo, mi sbagliavo malauguratamente allora,
e solo ora lo capisco, adesso che la vera libertà è emersa,
libertà di non sentirmi più dei sensi prigioniero
libertà di scegliere in equilibrio ciò che davvero vale,
libertà di sentirmi dignitosa persona che ogni giorno
affronta
puntando solo a migliorare i talenti che il Padre nostro ci
donò,
testimoniando nel poetare, il Suo grande gratuito amore
completamente opposto a ciò che fu quel mio egoistico,
libertino amore.

Guarda Veneta, 30 gennaio 2016


Da solo non ce la puoi fare

Da solo non puoi liberarti dalla colpa
sia essa minima, sia essa esagerata.
L’uomo non può da solo essere immune da ogni male
renditi conto, ipocrita anche se integerrimo praticante,
che unicamente Dio alla fin fine devi pregare, se pulito
davvero vorrai restare.

Pregalo, dunque e mai non ti vergognare,
solo con il suo aiuto potrai ogni problematica superare;
a quale, fra gli uomini tutti presuntuosi, ti potresti mai
ciecamente affidare?

Allora prega Gesù oppure chiedi a Dio nostro Padre con
fiducia vera
Lui solamente ti potrà aiutare a farti riuscire in ogni
complicata situazione.

Credimi, caro amico, poiché nella conversione io l’ho già
realmente provato
e in ogni lavoro, a Lui dedicato, ho sempre ottenuto il
successo al mio ego inusitato.

Guarda Veneta, 19 febbraio 2015


Disincagliato

Come l’àncora dallo scoglio liberata
alla nave permette di riprendere la via;
da giorni e giorni ferma immobilizzata
l’imbarcazione mia fu presso la costa
e niente le permetteva di salpare, di prendere il largo,
o meglio ancora, l’àncora issata, di liberamente navigare.

Così mi sento adesso che i miei errori ho ben riconosciuto
nei frettolosi scritti di alcuni mesi fa.

Ora che chiarito ho i miei dubbi trovando certezza
nel mio vangelo fanciullesco, tra minute righe e note
esplicative,
solo ora comprese attraverso una lente d’ingrandimento.

Ora posso riprendere la mia navigazione di ispirato poeta,
di scrittore che sembrava ormai del tutto abbandonato alla
deriva,
ma ora in grado, invece, di ricominciare, grazie alla luce
Tua, Madre Regina,
a navigare ancora e a scrivere, in questo Tuo sacro dì, con
più voglia ed entusiasmo di prima.

Guarda Veneta, 13 luglio 2015

[continua]


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it