Bianco e Nero - EstroVersi

di

Grazia Fassio Surace


Grazia Fassio Surace - Bianco e Nero - EstroVersi
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 150 - Euro 10,00
ISBN 978-88-6037-6831

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Nota dell’Autrice

“Bianco & Nero”: ho intitolato così questa raccolta non perché tifosa della Juve (scherzo) ma perché in essa c‘è un altalenare di sentimenti immagini e pensieri in chiaro-scuro. Poiché ciò che è bianco può diventare improvvisamente nero e viceversa. Come i due lati d’una stessa medaglia: la vita. Può diventare bianco o nero per accadimenti, oppure puoi vederlo tu, bianco o nero, secondo la disposizione mentale del momento.
Avrei quindi potuto mischiare le poesie come in un caleidoscopio: armonie e accidie, ardori e asprezze, come ho fatto con la silloge “Affabulando e non” (poesie colloquiali, tristi allegre o rabide) poiché non vi sono certezze, tutto va e torna, la felicità e il dolore, l’apatia e l’entusiasmo: anche l’amore, che in un giorno nero pare finito, può riaccendersi.
Ho poi voluto introdurre la mia raccolta con la silloge “Armonie”, poesie tenere e forse utopistiche, per iniziare con l’ottimismo, lasciando più avanti il polemizzare e le malinconie.
Spero che i miei versi, nel loro porgersi nudi e veri, abbiano la forza empatica delle emozioni universali, e che tu, lettore, possa quindi esserne intimamente coinvolto.
Chiudo con questo sogno.


Bianco e Nero - EstroVersi

A Diego Alessandro Andrea
Marcello Roberto Edoardo Giorgio,
piccoli grandi uomini della mia vita


...il mare discolora il mio mattino.
Ma tu incatenami all’amato incanto,
resta, è giorno, vieni più vicino.

Patrizia Valduga

Armonie


ASSOLUTO

Era blu il mare
oltre il bianco muro
e bianca la vela
solitaria.

Era chiaro il cielo
oltre il blu del mare
immoto in un’alba
senza nubi.

Niente interrompeva lo sguardo
sdraiata
oltre il muro bianco.


ALASSIO

Il mare entra
da destra in fronte
da sinistra
lo senti
con le finestre chiuse.

L’azzurro fa da padrone
colora la marmellata
e il burro a colazione
l’alluce sfacciato che ammicca sul pouf
e quei tuoi occhi verdi adesso blu.

Ma improvvisamente s’alza vento
di scirocco
e tutto diventa rosso
persino il mare e
quei tuoi occhi blu.


È SABATO DOMANI

Andiamo a letto
è sabato domani
ci alziamo se vogliamo
come il giorno frugherà
lenzuola stropicciate
mani gambe allacciate
occhi d’oro sognanti ancora
in pigiami stropicciati
faremo colazione poi
lasceremo fluire il tempo
finché il cielo verrà viola
tra innocue occupazioni
come guardarci negli occhi ancora.

In pace assisteremo
al sommesso spegnersi
d’un giorno di festa.


SILENZIO!

Soave
assenza
rumore di silenzio
soltanto.

Parole
senza senso
lasciamole fuori
nella mischia.

Qui vige l’assoluto

Silenzio.


OZIO VIRTUOSO

Non ozio padre del vizio
ma ozio come sfizio
appropriamento di tempo
pensieri vagan leggeri
soffi di luce improvvisi
squarci di genio nati
dall’oblìo assoluto – ozio virtuoso –

mente lavata riceve.

Soltanto il nulla crea.


TRAMONTO A TORINO

Angioli rosa
vagano in un cielo
di malva

Guarda
paiono improvvisare
un giro di valzer

Chi celia sornione
dietro il monte
più alto?

È il sole
in altalena
con la luna

Venere spunta
e di selene mira
il trionfo

Credi
arriva la notte
soltanto la notte…

...e c‘è traccia di te
in ogni pensiero.


MARCELLINO

(2004)

Mi piace la mia casa
di cose un po’ confusa
i fiori in ogni dove
e colori di fiori
sul cretonne,
gli uccelli i pettirossi fuori
in concerto,
e Fred e Jessy pastori tedeschi
che fanno sentinella allo scoiattolo sul ramo
o al gatto
o abbaiano alla luna.

Mi piace la mia casa,
le foto i libri a iosa,
i ricordi sul filo dell’erba,
il sole acerbo del mattino
in posa
sulle tazze del caffè,
il salotto fané,
noi due,
i figli in visita
anzi di casa e
Marcellino c’ogni cosa colora
d’allegria.


UN MOMENTO MAGICO

(tre generazioni)

La finestra è occhio sulla sera
dune di panna celano stelle
tenta Marcello d’usare il cannocchiale
per vedere se ride la luna
chiede a papà Ale che è appena giunto
se lo porterà al telescopio di Pino
che fa grande la notte.
Roberto è salito sulla sedia
lo sostengo curioso il naso
appiccicato al vetro
arrotonda i gesti e le parole
e solenne alita un “oh” di meraviglia
all’abete davanti che la luna scontorna.
Apparso in braccio a papà Andrea, a caso
Edoardo intona accordi sulla pianola
con le sue manine di sei mesi solo.

Fuori di luna piena è sera.

Senza far parola
dei miei figli lo sguardo incrocio,
fermo.


LA FELICITA’ DELLA MALINCONIA

Una nebbia opale sfuma
portici illuminati
di mistero.

Tristezza
malinconica felicità
accompagnano i miei passi.

Partecipi d’una grigia
raggiante intima
ebbrezza.


LA CAPPELLA

Nella cappella del collegio
mi prostravo sovente
nella via Crucis.
Era raccolta la chiesa,
buia, profumata di cera
incenso e fiori
entravo in essa e mi pareva
di liberarmi da pesi oscuri
di cui non conoscevo la ragione.


POESIA

Poesia è carezza
è brezza di farfalla
posa lieve sul cuore
non deve far rumore
né urtare solo dare
vecchie nuove emozioni.

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