Opere di

Guido de Marco


SOGNO AZZURRO

Oggi la voce ha toni di silenzi
ed i colori si fondono
in tempesta d’azzurro.
Sulla spiaggia deserta
l’acqua azzurrza del mare
si distende
per tingere ogni cosa
del suo azzurro….
La coltre immensa
che sovrasta il mondo
è anch’essa solo
una distesa azzurra:
azzurra è l’aria,
azzurra la montagna,
ed ogni fiume
è un vortice d’azzurro.
Azzurra è la tua immagine,
i tuoi capelli soffici d’azzurro,
e gli occhi tuoi profondi
sono azzurri.
Azzurra è la tua anima
che in voli imprevedibili di gioia,
lungo i sentieri della fantasia,
come una lievissima farfalla
vola bizzarra in splendidi arabeschi
sui prati azzurri,
lussureggianti di mimosa azzurra
e di ginestra azzurra
sempre in fiore….
Ed esplosioni d’azzurro
i miei pensieri
che il vento d’aprile porta via
sulla nuvola azzurra dei ricordi…
Tra tanta, dolce, musica d’azzurro,
una nota diversa,
eppur non stona, tant’è meravigliosa:
è il colore stupendo dei tuoi sogni,
i tuoi sogni rosa!


NOTTE SANTA

Campane a festa nella notte Santa…..
dicono ch’ è nato il Redentore;
quanta letizia ci riempie il cuore!
L’Amore è sceso sulla terra
a parlare di pace, di bontà,
a ricordare all’umanità
che son tutti fratelli i figli Suoi.
Nell’intimo calore d’ogni casa,
più luminosa e calda
al caminetto, arde la fiamma….
nel cuore d’ogni mamma
v’è la dolcezza che provò Maria ,
e nell’abbraccio che la lega ai figli
una lacrima calda riga il cuore:
miracolo sublime dell’amore!
La commozione modula la voce
che come un inno fino ai Cieli sale
in un dolce fraseggio…
Buon Natale!


AMORE

Amore, amore, amor….
cos’è l’Amore ?
E’ musica gentil che tocca il cuore,
è melodia che giunge in fondo all’anima,
è sole vivo che oscura ogn’altra stella,
è luce sfavillante….cara malinconia,
è vita, dolcezza ed è incantesimo;
è la cosa più bella che ci sia!
E’ turbine, uragano…nostalgia,
è onda che travolge e porta via,
è tristezza ed è gioia, ed è tormento.
E’ sogno ed è realtà, cara follia!
E’ pensiero costante, gelosia…
appagamento, frenesia, delirio,
sonno divino, dono dell’Immenso.
Amore, amor… è tutto ed è magia…

Purtroppo, per taluni è un’utopia!


A MIA MADRE

Gli occhi non vider mai donna più bella,
anche se vecchia è lei la giovinezza;
mi diè la vita, il latte, la favella,
mi sento buono quando m’accarezza.
Brilla sul mio dolor come una stella
è, nell’arsura,, un sorso di freschezza,
fido porto alla mia navicella
quando attraversa giorni d’amarezza.
Vive nell’ombra mia, lampada mite,
pur mentre dormo ella m’ascolta il core,
ha un farmaco per tutte le ferite.
Parla di me se parla col Signore….
E se con una spada il cor le aprite
non darà sangue, ma soltanto amore.


AUTUNNO

Cade una foglia, un’altra, un’altra ancora…
il sol sorride incerto oltre le nubi
e la rondine va ….. altro tepore.
Le viti senza un chicco danno l’oro
mentre l’aratro stridula tra i solchi
nel lento rigirare delle zolle.
Il cielo è tutto festa di colori,
una festa alla fine……
il barcaiolo canta e sembra dire:
tutte le cose stanno per morire!


BUON GIORNO

(A Rita)

E finalmente l’alba annuncia il giorno…
un giorno dove esiste solo luce,
dove i cieli s’inondano d’azzurro,
tersi e sereni fino all’orizzonte…
dove il sole partecipa alla festa
anticipando lieto il suo risveglio.
Quell’alba è l’inizio d’una vita,
quel giorno il nostro,
il nostro giorno, Rita!
Il sole : la luce che ci guida,
l’azzurro : la gioia ch’è nell’anima.
Ti sveglio dolcemente a questo incanto
e ti sussurro, stringendoti sul cuore:
buon giorno, angelo mio,
buon giorno, amore!


IERI SERA A VENEZIA

Ieri sera a Venezia, al Canal Grande,
un motoscafo mi portava ai sogni,
all’essenza del bello e del sublime.
Nell’estasi incantata del tramonto
il sole salutava la laguna
e spandeva il suo oro sui palazzi
e sulle cose che danzavano intorno
agli occhi miei . Piccoli dei,
in un balletto antico e sempre eterno
carezzavano l’ acqua con amore…
Ieri sera a Venezia , al Canal Grande,
provai la gioia dell’anima e del cuore.
Ma in quella perfezione d’un momento
che pur eterno non si ripete più,
ero smarrito: mi mancavi Tu!


P ERCHE’ MI AMI

(a Rita)

Domandarti perché,
perché mi ami…..
che per amar v’è forse una ragione?
Il perché lo sa l’anima,
ed è il solo che provien da Dio;
per quello io t’amo,
t’amo tanto anch’io!
Puoi proibir forse il nascere del sole,
o tacitare il sibilo del vento ?
Puoi fermare il cadere della pioggia,
o togliere le stelle al firmamento ?
Non nella mente dell’uomo nasce Amore:
negli anfratti reconditi dell’anima
v’è un fucina, e l’artigiano è il cuore!


SOLIDARIETÀ

Uomo che vai diritto per la via,
a testa bassa, senza mai sostare,
volgi i tuoi occhi ai bordi del sentiero,
vedrai un fratello, tendigli la mano.
Egli è inciampato lungo il suo cammino
in una trappola infida della vita.
Difficile è per lui ora rialzarsi,
smarrito e stanco al ciglio della strada
e con l’angoscia di trovarsi solo.
Basta un sorriso, una mano tesa,
un gesto di conforto e di bontà
a dar vigore e alito di vita,
a dar sostegno, solidarietà!
Sappi che il tempo che così hai impegnato
c’è chi domani te lo renderà
con quell’amore di Padre e di Fratello
che si consuma nell’eternità!


METAMORFOSI DI UN AMORE

L’avevo dipinta di sole,
l’avevo vestita di luna,
e tutte le stelle raccolte nel cielo
con queste mie mani,
e gli arcobaleni del mondo
disciolti in velata cromia,
facevano sogni incantati…per lei.
Volevo che i passi del tempo
segnassero orme d’amore
su questo mio cuore.
Non c’era un millimetro solo
di terra del mondo
in cui ella non fosse;
non c’era del tempo
neppure un minuto secondo
in cui lei non vibrasse
nel petto, qui dentro, nel petto!
Avevo distrutto le spine
e gli angoli reso rotondi
perché la libellula lieve
potesse volare tranquilla
nei cieli dipinti di viola,
con queste mie mani tremanti,
con piedi di steli di rosa….
Avevo annullato il mio io in lei,
rinnegando il mio Dio!
Ma ecco, mi desto dal sogno
per l’urlo selvaggio del fato,
e vedo improvvisa… la Morte:
la cara, dolcissima amante
mostrarsi beffarda, cattiva,
artigli le mani, sfidante….
aveva sembianze di iena,
ed era una volta l’Amore…
Si pose sul cuore
per farmi morire di pena.
La sfuggo d’un balzo e mi chino;
lei cade a me presso,
informe e leggera….
la morte non era: era lei,
colei che sembrava una santa,
la piccola, grande illusione!
Mi resta la pena nel cuore…
son solo, ma amo per due:
chè voglio salvare… l’Amore.



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