Opere di

Ofelia Usai


FONTE DI VITA

Si sente nell’aria aleggiare una fonte di luce,
che brilla al cospetto del mondo.
Il sole sorge aIl’orizzonte, portando il suo calore,
per riscaldare gli animi degli uomini.
C’è tanta tristezza nel mondo, manca la fiducia,
non esistono più ideali, c’è bisogno di serenità,
di credere nel futuro, di riacquistare sicurezza
e ciò che manca nella gioventù di oggi,
avere il coraggio di affrontare le avversità della vita.
Vivere giorno per giorno e avere fede nel Signore.
Lui è fonte di vita eterna.


L’AMICIZIA

L’amicizia fra i popoli è assai importante,
per la stabilità e la pace.
Quante tragedie, quanto dolore
si sarebbe potuto evitare,
se ci fosse stata più amicizia
e solidarietà, più dialogo fra le persone,
non ci sarebbero più nè guerre nè conflitti.
L’amicizia un sentimento dì fratellanza,
rispetto e amore, perché è indispensabile,
per la salvezza del mondo e allora diciamo:
EVVIVA L’AMICIZIA!


INFINITAMENTE DONNA

Lei e solamente lei,
persona assai importante
Meravigliosa creatura,
madre Premurosa,
compagna eccezzionale,
nel seno del suo nido familiare.
Lei infinitamente donna,
amante della vita,
al centro dell’umanità.

Monza 10/2/2016


GRAZIA DELEDDA

Sardegna, terra selvaggia, dove lei nacque
da una famiglia patriarcale
La solitudine, compagna delle sue ore
generava romanzi, racconti del suo io
narrante, personaggi alle figure antiche.
Conobbe, anche l’amore nel suo compagno
di vita, dei suoi figli , i suoi affetti più cari.
Soffia il vento e ricorre spesso nelle sue opere
fa un gran frastuono, come in (Canne al vento),
Premio Nobel per la letteratura, (La via del male)
che nel 1900 Giacomo Puccini musicò.
Lei grande scrittrice lasciò l’isola per inseguire
un sogno, ma nel cuore c’era t’amore per la
memoria della sua terra.
Gattelli’ paese che le ispirò i suoi romanzi, dove
gente ospitale e operosa , fu resa famosa da lei
in tutto il mondo.


La donna ideale

Da molti secoli la donna è al centro dell’attenzione!
fin dalla creazione del mondo, che lei fa sognare:
Dal più semplice degli uomini, ai principi e valorosi,
la donna ha fatto innamorare, ed è la figura principale.
Lei si distingue nelle varie occasioni, porta con sé tante emozioni,
Sposa e madre, che sia snella oppure rotondetta, per il suo uomo
lei è sempre perfetta, per ogni innamorato c’è la donna ideale,
che a tutti ha fatto sognare.
Donna… meravigliosa creatura, sognata, adorata, dolcemente conquistata,
compagna di vita, che dall’amore resa ancor più bella, dolce come il miele,
nettare degli Dei, partner di giorni meravigliosi e di passione,
percorso che non avrà mai fine, anche oltre la vita terrena.


San Valentino

In questo mondo così frenetico,
ma a volte così romantico e pieno
di poesia,
brillano i tuoi occhi, mentre ti parlo d’amore.
I miei sentimenti, esplodono come un raggio di sole
e il mio cuore che ti dice… amore sii felice,
perché l’amore è vita,
i nostri cuori esultano, si fondono in un’anima sola,
dai un senso alla nostra vita, per continuare insieme
nell’eternità.


… e mi hanno vista bambina

… e mi hanno vista bambina, crescere
in quelle strade e viottoli di campagna.
Quante risate
e scampagnate all’aria aperta,
cantando a squarciagola. Grandi girotondi,
eravamo bambini pieni d’ingenuità.
… e mi hanno vista bambina,
gli anziani che ancora ricordano i tanti
momenti della mia infanzia.
Insieme ai miei compagni rivivo quei
momenti spensierati, pieni di nostalgia
… e loro gli anziani
hanno gli occhi lucidi, ma il cuore colmo
d’amore.

Monza aprile 2014


Una triste fine

Galleggiano nel mare di Sicilia,
vicino a Lampedusa, migranti che chiedono aiuto:
Tanti corpi senza vita;
Scappano dalle guerre, dalla loro terra
Hanno sfidato ancora la sorte, in mano alla gente
senza scrupoli, sui barconi angusti, uomini, donne
e bambini, senza un loro domani.
La solidarietà di Lampedusa e la Sicilia intera,
è commovente e laboriosa.
Offrono la loro accoglienza, facendo opere di carità.
I morti sono tanti, e non c’è posto più nei cimiteri.
Tanti di loro sono senza nome. Resta solo un posto
per dargli degna sepoltura.

Monza marzo 2014


Il risveglio

… è passato l’inverno.
La natura si risveglia,
dal lungo torpore, avanza
la primavera, un tiepido sole
appare all’orizzonte, mentre il vento
spazza via le nuvole grigie,
il clima diventa mite, nel cielo
appare un manto di stelle.
Sui prati spuntano i primi bucaneve,
sui rami i primi germogli.
Anche gli animali si risvegliano,
dal lungo letargo invernale, fiorisce
il biancospino, sui prati distese di primule
e margherite, emanano i loro profumi
e tanta bellezza. Voci festose di bimbi,
risuonano intorno ai casolari, mentre le
rondini cinguettando tornano ai loro nidi,
e l’uomo prepara il terreno per i frutti
della nuova stagione.


La violenza sulle donne

Non si placa la violenza sulle donne
è arrivata a un punto di non ritorno.
La gelosia, le minacce e lo stalking
continuo, che subiscono tante moglie,
compagne o fidanzate è veramente
terribile.
L’uomo si trasforma, non c’è più
amore né comprensione, c’è solo
un avversario che non ti fa più vivere
e la vita diventa un inferno.
Ma chi
proteggerà le donne? Se non c’è
giustizia non c’è più amore.
E intanto le donne ci rimettono
la vita.

Premio A. Robiati Premio Internazionale Città di Monza


Come in autunno

Una pioggia insistente
cade dal cielo: si gonfiano
i fiumi e i laghi, fino
all’esondazione.

Ormai il clima è tropicale,
niente e nessuno lo può fermare.

Tutto galleggia macchine e persone,
l’acqua invade paesi e città
portando tanti alla disperazione.

Gli sfollati a malincuore lasciano
le loro case, per salvare la vita,
ma quanti ci hanno rimesso la loro
per salvare altre persone.
La solidarietà della gente è
davvero eccezionale.


Il pane della vita

Mi viene in sogno Madre,
mentre impastavi con le
tue mani, con il lievito
madre, che tu mettevi da
parte di volta in volta,

e con lo stesso gesto,
impastavi il pane e focacce.
Quel pane che noi figli
aspettavamo con ansia;

Mi sembra di sentire il
profumo, era il pane della
vita, che ci ha insegnato
mia Madre, fatto con tanto
amore e dolcezza infinita.


Lo scultore

L’ingegnoso Pietro, amico sincero
con le sue mani e il suo estro,
scolpisce nel legno i suoi personaggi
antichi: con il legno di pino e di altre
qualità, esprime le sue doti, donando
ad ogni cosa la sua creatività;
scolpisce, personaggi, animali e tanti
oggetti diversi, e con la sua fantasia
le dona un tocco di magia.
Donne in costume dal sapore antico, una
civetta, un serpente e un cervo, ed altri
ancora, che bella passione ha Pietro;
... è proprio uno scultore, che crea
tutto questo con amore; ridona vita a questi
tronchi, quasi volessero parlare, ma son
di legno per la verità, con tanta buona
volontà.


Il tifone Cleopatra

Grande devastazione in tutto
dove il tifone ha seminato
distruzione e morte.
Alle piogge torrenziali non
c’è nessun riparo, nulla è stato
fatto per la prevenzione, e
intanto ci ha rimesso tutta
la popolazione.
Gente semplice senza tante
pretese, hanno perso tutto,
sono rimaste solo le
lacrime per piangere.
Ma il popolo sardo è molto
forte e orgoglioso: gli angeli del
fango non hanno perso tempo, sono là,
dove c’è tanto da fare, portano il
loro aiuto con grande solidarietà.


Servitore della patria

Fratello sardo che hai voluto sfidare
la guerra afgana, giovane servitore
della Patria, negli Alpini ti sei voluto
arruolare, hai voluto donare la tua giovane vita
per la pace hai rinunciato alle gioie della vita,
e la tua morte, ha gettato nello sconforto,
e un immenso dolore, la tua sposa, i tuoi cari,
colei che ti attendeva piena d’amore per riabbracciarti.
Caro Luca con Te un’altra vittima si aggiunge,
alla lista dei nostri soldati, caduti per difendere,
la pace nel mondo, la Sardegna e tutti i sardi sono con Te.


Una emigrada

In su sessanta fui emigrada,
picciochedda pittia, pro aggiudari,
sa famiglia mia.
Essendo de is fizzos sa prus manna
Pro trebaxiari, e aggiudari babbu e mamma
E pro averi pruru un avvenire.
Puitta in Sardegna, trebaxiu non c’endade
Nos es tocau a emigrare.
In su coro appu sempre portadu,
da che seo in continente,
sa terra mia, sempre pensadu
commente nos sardos ciccaos de s’incontrare
e de Sardegna, poder raccontare;
tottus speraus prestu de torrare
a bisitare sa terra natia
is fradis nostos e tottus chi sia.
Ogni olta chi deppo partire
su coro es sofferente,
pro teppiri torrare in continente.
Ca is fizzos nostros aspetandu funti.
De arribari, po nos podiri raccontare,
tottus is saludos portare,
deis nostrus parentes;
sa nsotalgia, nos trasmitteus
ais fizzos nostros, de podere torrare
in sa Sardegna nostra a bisitare,
E boxiu finire custa dedica mia
a sa Sardegna e sa famiglia mia.



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