In copertina illustrazione di Mario Biscaldi

La copertina realizzata dal pittore, poeta Mario Biscaldi di Lissone è tratta da un suo disegno che fa parte della raccolta «Duetto», realizzata nel marzo 1998 in 200 esemplari, dal Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza che ebbe un notevole successo.
L’accostamento all’opera di Ofelia Usai, autrice di questo libro “Diario verso… incognita Covid-19” è stata suggerita da Maria Organtini per la complessità strutturale dell’immagine che ne rende la giusta metafora del problema inerente.
Un sincero ringraziamento al pittore e poeta Mario Biscaldi per la sua amicizia e partecipazione.

Prefazione

Febbraio 2020 nasce così, giorno dopo giorno, il diario di Ofelia Usai, che cronologicamente ci descrive, attraverso i suoi sentimenti, le emozioni e i turbamenti provati in questa nuova Odissea che tutti abbiamo vissuto e della quale non si riesce ancora ad individuare l’epilogo.
“È miope colui che vede solo il muro a cui si appoggia e il sentiero su cui cammina” (da «Scritti dell’ispirazione» di Khalil Gibran)
Ofelia Usai ha voluto scrivere queste note di diario di una vicenda quotidiana che ci ha interessato tutti, volenti o no, trasformando il nostro Mondo formato da tanti Paesi distanti fra loro, in un’unica massa di gente: malata, fino a morire di un morbo che ci ha contagiati: il Covid-19.
Tutti abbiamo sperato, ascoltato, i consigli dei medici, cercando le soluzioni che di volta in volta hanno sfiorato le nostre menti. La speranza per compagna ci ha stimolato nella ricerca di un vaccino che ci desse la possibilità di mettere la parola fine a quest’odissea sanitaria. Oggi, mentre scriviamo, si parla ancora di nuove trasformazioni da cui dobbiamo imparare a difenderci!
Cosa ci offre dunque questo diario? Un momento di riflessione per ricordarci che siamo uomini e donne imperfetti. Che abbiamo bisogno gli uni degli altri e solo collaborando fra noi possiamo trovare la soluzione ai nostri problemi.

Maria Organtini

Monza, febbraio 2020

È arrivato anche in Italia il Covid-19

È stato registrato allo Spallanzani di Roma.
I primi a portarlo sono state due persone provenienti dalla Cina e una dalla Germania. Intanto che si andava avanti, il nostro governo e le regioni, hanno preso decisioni importanti per evitare che il virus si espandesse.
Nembro, primo paese isolato e andato in zona rossa, è stato chiuso completamente, nessuno può uscire di casa, se non per fare la spesa, andare in farmacia e dal medico per urgenze.

Monza, 20 marzo 2020

Continua a mietere vittime il Corona virus, ormai gli ospedali e anche le cliniche private, sono al collasso. Tutta l’Italia è piena di persone malate di Covid, non si può uscire di casa, è assolutamente proibito, ci vuole la certificazione per andare al lavoro o per cose indispensabili. La Lombardia è la regione più colpita; migliaia di persone sono terrorizzate da questo virus, si dice che sia arrivato dalla Cina, in Italia e in tutto il mondo.
Sembra di essere in guerra, con il coprifuoco.
Mancano le mascherine e i presidi medici, le cose più importanti. La Cina e altri stati ci hanno mandato medici e personale specializzato per darci una mano e anche le mascherine di cui abbiamo tanto bisogno.
Lo stato si sta dando da fare, con nuove leggi e nuove regole ferree per aiutare l’Italia, ma tanta gente non vuole capire; ora non ci resta che aver molta pazienza e rispettare le regole. Intanto non si può andare in chiesa, si può seguire la messa in streaming e attraverso i mezzi di comunicazione.

Monza, 20 marzo 2020

Questo accade a Bergamo

Sembra di essere davvero in guerra. Centinaia di bare messe in fila per la cremazione, non c’è più posto nei cimiteri, è davvero terribile, il virus continua a mietere vittime, ma la cosa più brutta è che le persone muoiono senza un saluto dei loro cari, povera gente!
Nel bergamasco sta succedendo il finimondo, perché tutto questo?
Non potremo mai dimenticare le file dei camion militari che portano le bare nei formi crematori.

Monza, 1 aprile 2020

In Lombardia

Qui in Lombardia il Covid ha raggiunto un numero altissimo di contagi e di vittime, è una situazione davvero irreale. Strade vuote, silenzio totale.
Tutto si fa on line, perché costretti a stare in casa. Gli stessi alunni delle varie scuole si collegano con il computer via internet per le lezioni, nelle ore prestabilite.
I medici di famiglia si contattano per telefono o a mezzo email per farsi fare ricette o per avere dei consigli. Una situazione mai vista.
La gente comincia a dare segni di insofferenza.

Monza, 3 aprile 2020

Una pandemia mondiale

Sei venuto all’improvviso e hai sorpreso tutto il mondo.
Ci hai messo nella condizione di non capire cosa stesse succedendo. Gli stessi medici non riescono ancora a conoscere le tue origini. Intanto la ricerca continua disperatamente ad andare avanti senza sosta, per trovare soluzioni a questo grave problema. Ora gli esperti dicono, che abbiamo raggiunto il picco e i contagi iniziano a diminuire. Ma, un altro grande problema si sta presentando, ed è l’economia. Se non si trovano soluzioni adeguate, sarà un triste avvenire.

[Continua]