Opere di

Paola Ambrosio


Porta chiusa

Il tempo passa dalle fessure
della porta chiusa,
un riverbero di luce fa
intravedere le persiane
aperte al giorno nascente,
grigio piovoso.
Il mare rumoreggia
manda il suo profumo
ed inebria il cuor mio,
malato stanco
oh! giorno t’amo
come amo la notte,
come il passero ama i rami
dell’albero brullo.
Scarno il pensiero
aspetta l’ora del mistero
danza l’arsura
di un amor non c’è speranza.
Portami a raccogliere fiori
sazia i miei occhi stanchi
senza colori.


Silenzio

Il silenzio parla
di ricordi,
l’estate mozza il fiato
le gambe restano
ferme.
Distesa sul divano
ascolto il desiderio di te,
l’acqua scorre melodiosa
nella fontana.
Aspetto di incontrarti
aspetto…
di toccarti.
Possedere la tua bocca
trangugiare i tuoi racconti,
che scivolano nella gola
dissetando la lunga attesa,
un altro giorno passa.


Fiume

Un lungo scivolar sul fiume piatto
l’ombra del sole rarefatto
rispecchia il colore del metallo
grigio lucente.
La barca silenziosa sola…
nasconde e taglia l’aria vorticosa,
di un lungo peregrinare intenso
fiume pauroso e scuro
addensa i pensieri delle pale
libere e felici.


Venti

Laguna grigia sabbiosa
densi di venti
profumi antichi
l’aria s’infrange
sulla sabbia d’argento,
le impronte si cancellano
con l’alta marea.
Dove sei!
il tuo odore si confonde
con la salsedine aspra
torna, sono qui
nel libro dei sogni.


Vento caldo

che passi dalle fessure
della casa bassa.
Mi fai compagnia
accarezzi il cuore.
E io che t’aspetto
nella penombra
per questo misterioso
amore.
Un’attesa che stendo
come velo di seta.
Rinfresca il mio cuore,
come il mare che
si insinua nelle rocce
bruciate dal sole.
L’acqua riflette il volto
dei suoi raggi
sui miei occhi malati d’amore.


Rugiada

I fiori si coprirono di rugiada,
la notte non terminò con il giorno.
Lo struggente dolore prese forma,
andasti via senza un perché
una frase un abbraccio nulla,
e il nulla diventò nulla.
Un silenzio senza rumore
ed io sono qui che aspetto…
La roccia diventò sabbia
scivolò accanto al suo mare,
desideri sogni… infranti,
come un tramonto senza sole.


Faro

Il nostro divenir spuma
di mare,
odorose e lontane dal molo…
un faro,
e l’orizzonte ci sorride,
con i suoi colori lenisce i nostri
cuori,
rigorosi e stretti nella morsa
della vita.
Lucentezza di riflessi è l’onda
trasgressiva
dipinge i nostri occhi grigi
le onde lente pigre
rumoreggiano sui nostri sogni
ancora spenti.


Foulard

Un foulard annodato
a una borsa di paglia,
un costume poggiato
sopra una sedia
zoccoli dimenticati in giardino.
L’aria rarefatta attraversa le stanze
nella penombra avvolgente
odore di mare,
il silenzio parla di te di noi.
Lo scorrere dell’acqua di
una fontana dimenticata,
l’estate intensa è qui,
nella attesa di noi.
Ed io che ricordo ascoltando la musica
un sottofondo illanguidisce il cuore,
intreccio amore palpiti, odori, malia
avvolgo con me il tuo
corpo sconosciuto.
Amante dalla voce sincera
amante che non avrò mai.
Sentirti mi fa vivere desiderare,
vorrei sfiorare il tuo viso
soffermarmi negli angoli
più remoti della mente.
Nella più remota piega dei tuoi sensi,
scivolare come oli
profumati che s’insinuano fino
a prosciugare l’ultima parola,
placando il desiderio di te.
Ti bacio intensamente
sino a che il respiro
cercherà il volo come un gabbiano.


Rosa

Rosa come l’aurora,
fragile il pensiero
come i sogni di agosto.
Dove potrò incontrarti,
aspettarti sarà l’infinito.
Dove ero io quando tu
mi lasciasti,
le parole non dette
diverranno gemme
nel grande giardino
dell’amore.


Misteri

Si ferma il tempo
ai respiri della vita.
Il silenzio scende
nell’anima mia,
e lo sguardo si leva
perdendosi nei bui misteri…
Parole sommesse senza armonia
di testa che non ascolta più,
e torna il vagare.
Una certezza ancora
più lontana!
Sospirata da lunghi anni
di turbamento
ed il pensiero si ferma
nell’attesa…


Strada

Lungo la strada una luce,
il pensiero correva via.
Le nuvole buie pareva
volessero scendere
per toccare la terra,
il freddo si faceva
pungente come la solitudine.
I margini della strada
coperti da rivoli d’acqua,
camminavo frettolosamente
capelli sciolti lungo le spalle
il cuore batteva forte
lontano un rifugio,
il mio rifugio quello dove
il cuore trova riposo.


Il senso della vita

Lasciami respirarti
fino a che il cuore
si inebrii.
Il calore e il profumo
della tua pelle
mi avvolga fino a farmi
perdere il senso della vita.
Lascia che la penombra
vesta i nostri corpi
inquieti silenziosi digiuni
d’amore,
quell’amore che per anni
ha cercato un’alcova.



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