Preludio d’amore

di

Paola Ambrosio


Paola Ambrosio - Preludio d’amore
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 36 - Euro 6,30
ISBN 978-88-6037-8439

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In copertina: «Interno d’artista” fotografia di Paola Ambrosio


Prefazione

La poesia di Paola Ambrosio, nella silloge “Preludio d’amore”, entra nel “senso della vita”, nel “lasciarsi respirare” dall’infinito e mai dimentica la fondamentale consapevolezza di sé quando v’è l’immersione negli “inquieti silenzi”, nel profondo della propria anima, nelle regioni più segrete come a voler rivelare qualcosa di nuovo, inseguendo costantemente la ricerca della sostanza autentica del vivere.
Nella sua visione lirica le manifestazioni della vita sono continuamente pervase da intense emozioni, la mente “vaga come in un sogno”, lo sguardo rivolto alla realtà “scende nell’anima” come a confrontarsi con ciò che viene vissuto, con ciò che viene osservato nel “respiro vitale” ammantato di mistero, di contraddizioni ed inquietudine, nelle “attese” così come nei turbamenti.
La “parola” di Paola Ambrosio esplora, senza paura, nel profondo significato dell’amore: ricercato, sofferto, esplorato, agognato. Come in un volo per liberare l’anima, l’essenza dell’Essere, un volo lirico con parole limpide, sospinto dal desiderio inebriante del profumo d’amore, dalla sensazione di sentire la “pelle” della persona amata che “avvolge fino a far perdere il senso della vita”.
Seguendo la direzione alla “ricerca dell’amore”, sovente confuso dalle “vane parole”, da sguardi che cercano la luce, dai sorrisi e dai sogni, tra molteplici riflessi, incognite ed “ombre”, si delinea la visione poetica, ne emerge “l’amore per la vita”: un filo che unisce le emozioni e i ricordi “sbiaditi” nel tempo.
Le evidenze liriche restano forti e segnano il percorso: prima alimentano i “palpiti del cuore” e poi riconducono alla consapevolezza di un “sogno d’amore” che viene ripiegato “nella valigia come una seta leggera”. Ecco allora sprigionarsi nella poesia di Paola Ambrosio, la sofferenza del sogno infranto, il senso della perdita, la sensazione di sentirsi come “un tramonto senza sole” che la conduce a scrivere “nel labirinto del cuore/nascondo il dolore”.
E si perde in una dimensione irreale quando “il tempo non segue un tempo”, quando si vive in una sospensione dopo il “lungo vagare”, dopo le tempeste attraversate: ed ora “accompagnano” i ricordi che si velano di malinconia.
La vita che diventa “incerta” e la “morsa che stringe il cuore” sono sensazioni che obbligano a fare i conti con l’esistenza stessa: e tutto si miscela, così il “coraggio dell’amore” come le fragilità, la paura “del vivere” come le “notti insonni”, le risposte come gli inganni, le parole che volano via, i dubbi e le paure che scivolano nei giorni.
“Il tempo passa dalle fessure/della porta chiusa”, il tempo consuma le cose e le emozioni di “occhi malati d’amore”: eppure lascia sempre un leggero velo con cui coprire la sofferenza.
Le “assenze” potranno essere superate e gli stupori si alimenteranno con nuova linfa fino a scaldare il cuore. Nuovamente.

Massimiliano Del Duca


Preludio d’amore


Il senso della vita

Lasciami respirarti
fino a che il cuore
si inebrii.
Il calore e il profumo
della tua pelle
mi avvolga fino a farmi
perdere il senso della vita.
Lascia che la penombra
vesta i nostri corpi
inquieti silenziosi digiuni
d’amore,
quell’amore che per anni
ha cercato un’alcova.


Smarrito d’amore

Aspergi di rugiada il mio corpo
smarrito d’amore,
silenzioso muto di amorevolezze
di amplessi resi sterili,
dal lungo vagare, nelle tempeste marine.
Un desiderio sordo libero,
cieco fantastico,
Offerto… inutilmente perduto.
Oh… cara gioventù che arricchisci
la vita di emozioni…non far perdere
i ricordi che leniscono ogni
assenza di vita.


Misteri

Si ferma il tempo
ai respiri della vita.
Il silenzio scende
nell’anima mia,
e lo sguardo si leva
perdendosi nei bui misteri…
Parole sommesse senza armonia
di testa che non ascolta più,
e torna il vagare.
Una certezza ancora
più lontana!
Sospirata da lunghi anni
di turbamento
ed il pensiero si ferma
nell’attesa…


L’ultimo desiderio

Silenzi con echi di solitudini
silenzi con echi di amore,
un dolore profondo che
squarcia l’anima,
dove lo sguardo non trova
un sogno,
di una carezza è lontano il giorno,
e un battito di ciglia racchiude
l’ultimo desiderio.


Penombra

Passione che vivi nella penombra
dei cristalli liquidi,
accarezzo i tuoi sguardi
i contorni delle tue labbra
le tue fragranze sopite
nella memoria del tempo.
È come camminare fra gocce
di rugiada e sfiorandole si
sciolgono come quando un
tiepido sole cerca di lambirle
e resto incredula fra sogno
e chimera.


Volo Unico

Un’astinenza di vita ferma fra
le mura della libertà,
l’ispirazione fragile e dura
come la voglia di vivere,
dove l’essenza delle persone
si inerpica sulla mia pelle
desiderosa di parole limpide
e sorridenti,
ed il mare che danza in un
mattino di primavera
libera la mia anima ad un
volo unico.


Falene

Piccole falene rincorrono
la luce del sole,
lontane dal mondo…parlato.
Illusione di un verde prato
l’aria ne confonde l’odore
di un luogo appartato.
Loro cercano amore
amore confuso da tante parole
di sguardi scambiati in cerca di sole,
oh mondo che scivoli come sabbia
nella clessidra del cuore,
l’abbraccio di un momento non
scalda la corsa ad un tenero cuore.


Sorrisi

Dolce miele
che resti intorno alle labbra
pensiero tenero,
languido nel guardare.
La sfumatura dei sorrisi
amore amante.
Unico,
senza riflessi di luce
ancora sopito nel cuor mio.
Sfoglio la lettera spedita
molto tempo fa,
il profumo racchiuso
ancora, tra questi fogli…
piegandoli,
ripongo nel cassetto,
e sogno.


Spazio

L’aquilone vortica nello spazio
aperto del cielo
le nubi contrastano il suo volo
le ombre ritrovano il sorriso
nei suoi colori audaci e forti.
Si librano i pensieri con te
la speranza l’amore per la vita
ed il filo che ci unisce
è sottile come il desiderio
di una esistenza migliore.


Glicine

L’aria scompiglia i capelli
l’odore del glicine
inebria i miei sogni,
l’attesa si fa colore,
come il cielo quando aspetta l’alba.
Amore i tuoi baci densi come
arance rosse sono un ricordo,
destato da un breve ed unico incontro.
Accarezzami lontano dal mondo,
berti come un’essenza d’amore.
Il desiderio è come i grappoli d’uva appena colti
profumati corposi,
sdraiati nel grano ancora fresco
i nostri corpi ritrovano
l’ardore di un tempo passato.
Sogno,
e la sera riporto il segreto che chiudo nel cuore.


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