Senza Tempo

di

Piero Pierelli


Piero Pierelli - Senza Tempo
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 96 - Euro 9,00
ISBN 978-88-6587-5575

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in copertina: «Immersi nell’oceano» dipinto dell’artista Donatella Capogrosso


Prefazione

La poesia appartiene a tutti ma è necessario fare molta attenzione quando si decide di entrare nel mondo lirico perché la poesia è il frutto ultimo di un continuo e profondo lavoro di scandaglio interiore, di incessante ricerca e di costante impegno.
La poesia può suscitare l’animo e può giungere fino alle zone più profonde del nostro umano sentire ed il respiro del poeta cerca di cogliere i segni che lasciano anche le “piccole cose” della vita e le “transitorie peregrinazioni della mente” per avvicinarsi alla comprensione del senso dell’esistere proprio come desidera fare Piero Pierelli con la sua silloge di poesie, dal titolo “Senza tempo”.
Ecco allora che la poesia diventa espressione dei sentimenti dell’essere umano, con le sue fragilità e contraddizioni e, al contempo, con la voglia di esprimere l’oceano emozionale che risiede in lui; con l’intenzione di rendere evidenti e pulsanti le emozioni attraverso la sua poesia in un costante processo lirico che tende a riportare, nel modo più fedele, il sentire autentico dell’uomo che si immerge nella stessa visione lirica.
È proprio il predetto oceano emozionale che, nel susseguirsi della raccolta poetica, dilaga nel cuore e cerca di riconoscere i “segni” esistenziali con la permanente tensione a comprendere che la via salvifica risiede nei veri valori che sono la base indistruttibile sulla quale deve poggiare la vita: come a seguire l’intimo desiderio di purificazione, tutte le emozioni, i pensieri, i recuperi memoriali, le amorevoli parole offerte in dono all’amata moglie Donatella, alle adorate figlie Emma ed Elettra, così come alle persone care, tendono a rappresentare la forte testimonianza del proprio mondo e a salvare ulteriori frammenti esistenziali dalle spire del tempo che passa inesorabile.
I pensieri di Piero Pierelli “volano via” come gocce liriche che scivolano sul tempo; come il “soffio di vento” che lo porta a viaggiare in una dimensione parallela, quasi a sentirsi “immerso” nel tempo ed in una condizione che possa distogliere dalle tristezze, dai momenti di solitudine, dalle “ombre notturne” e, finalmente, nel cuore si ritrovino tutte le “voci raccolte in ogni momento della vita”.
Piero Pierelli intende rendere evidente la sua intenzione: cercare il vero volto di noi stessi, captando le manifestazioni del mondo sfuggevole davanti a noi; inseguendo spirali di parole; alimentando i pensieri sulle “onde del tempo”, cercando di sconfiggere l’artificio delle illusioni.
Nei frammenti del quotidiano vivere nasce lo “scrigno” lirico che contiene le sue percezioni ed emozioni offerte come dono che nasce dal cuore: il senso delle cose si unisce alla grande passione per la poesia e la concezione dell’amore come “acqua di sorgente” illumina ogni suo passo in questa vita che, in fin dei conti, è un battito di ciglia che merita di essere vissuto nel miglior modo possibile.

Massimiliano Del Duca


Introduzione dell’autore

Avete mai provato una forte sensazione, un brivido solo nel leggere o ascoltare qualche poesia, quella sensazione è qui dove ogni parola è magia dove l’amore fa pensare e dà forza interiore.
Dove possiamo scappare per un attimo magia della parola comune messa lì per sognare.
I social network hanno cambiato veramente la nostra vita o ci ha fatto nuovi schiavi del sistema?
Li usiamo talmente tanto che appena abbiamo un attimo ne restiamo attaccati.
E prima c’era la televisione questa domanda ci assilla da sempre qual è la molla che spinge a questo?
Semplice! Tutto questo risponde a un bisogno primario, che è quello di avere un proprio spazio, nell’esprimersi.
Per questo non mi stanco mai di ripetere che la poesia appartiene a tutti, è un concetto a cui tengo molto, perché l’autore non è altro che un tramite; la poesia fa vibrare l’animo umano, la scrittura ancora una volta è una cosa viva.
Ogni poesia dà una sensazione diversa, e come la musica si ascolta con l’animo leggendola, perché tocca appunto le profonde corde dell’anima che si possono suonare in mille modi diversi.
Io stesso non mi stanco mai di rileggere le stesse poesie, e ogni volta trovo delle sfumature diverse dentro quelle parole.
Credo che certe parole siano in grado di scavare nella profondità dell’animo, io stesso ho in auto dei CD con poesie lette da attori famosi.
È il mio ascolto in macchina e ogni volta che rileggo o ria­scolto una poesia trovo sfumature diverse in quei versi.
Tanto è vero che non riuscirei mai a far parte di nessuna giuria non sarei in grado di giudicare se quello che scrive qualcun altro sia meglio o peggio, è semplicemente bello perché tocca l’animo.
Almeno per me credo sia fondamentale esprimersi e la parola appunto nella poesia ha il suo senso più alto.
Alcuni pensieri, almeno per me nella loro semplicità, sono un’espressione dei miei sentimenti, i concetti escono dal senso più nobile dell’animo.
Secondo me escono appunto dal senso più nobile dell’animo.
Il mio augurio? Che questa lettura vi immerga e vi faccia entrare in un mondo diverso e più bello.
Un mondo colorato di sentimenti e sfumature profonde.
Ricordate, l’animo non ha età, si può essere bambini a ottant’anni, basta entrare nel magico mondo della poesia, siate felici la vita è un dono stupendo.


Senza Tempo


Pensieri come tempo
volano via con le gocce.
Sulle stagioni della vita
con essa ha inizio e termine
il tutto scompare
oltre il muro degli anni.


SENZA TEMPO

Senza tempo
i pensieri nel nostro viaggio
a volte fasciati da sogni
gialli e azzurri.
Pensieri di fuoco irraggiungibili
che ripiegano verso orizzonti
verso ricordi taciturni.
Momenti inafferrabili che non esitano
a confondersi con la luce dell’anima.
È Dio che si trasfigura
sui nostri pensieri
su traslucide visioni
in arie d’allegria


NULLA MUORE

Nulla muore o si perde
nella nebbia su queste mura
e i suoi passaggi
ma queste mura silenti e calme
guardano il mio tempo come in un film
in silenziosi sguardi, scava nei miei ricordi.
Vedo Cristian in estate
che corre e prova il giro
per la contesa dello Stivale
vola con le sue gambe leggere.
Vedo Pierpaolo giovane che corre anche lui
con la torcia accesa per fare
un giro da record.
Di nuovo gratto sul fondo dei ricordi
in queste vecchie mura.
Un uomo buono
taglia teli di plastica che stanno
insieme alle reti aggrovigliate
è il caro Giuseppe.
Come un colpo soffia il tempo
e forse tutto questo ha un senso
in un giorno di Novembre
non c’è nemmeno da pensare tanto
sui ricordi l’espressione
di Ginetto che impazzito tira scarpe
in mezzo alla strada.
Tante parole e poche lire in tasca
quanti gesti fusi in queste mura
che ogni volta ci lascia passare
senza meravigliarsi di tanti momenti
come nei vecchi film del cinema parrocchiale
dove con mio padre andavo a vedere
il dottor Zivago.
Eccomi sono così come il soffio del vento
e il battere del sole
in una memoria senza effetti
speciali viaggio anch’io nell’altra
dimensione.


NELLA NEBBIA

Viaggio dentro la nebbia
dentro i volti
oltre profili nella collina
lontana ascolto il freddo.
Che attraversa il filtro di luce
in ogni colore rimane
nuda la terra
e viaggia il mio cuore
sul cono d’ombra.
Verso qualche tempo
che corre nel fango
come maschera
nel vento che geme
su voci
che ho raccolto
in ogni momento
della vita.
È così che cammino
dentro un fiume
che solca i mari del tempo.


IMMERSO

Immerso nel mio tempo immagino
Il brillare delle luci.
Che guardano la mia ombra
che vuole proteggere i tuoi passi.
Nel silenzio del tuo sguardo
viaggio oltre l’orizzonte
oltre le meraviglie del sogno.
Nel ricordo uno spazio
e un tempo assoluto
un freddo taciturno
e un caldo imprevedibile
un tempo e un momento
luminoso nell’attimo
che respira verso figure
con noi nel consumo del tempo
verso il destino
verso la strada che ci aspetta

A mia moglie Donatella


DOVE MI PORTI MUSICA

Dove mi porti musica
vaghi nei miei pensieri remoti
sei a volte indecifrabile
nelle divagazioni della mente.
Sei la luce l’alchimia
del mio corpo che si unisce nella danza.
Sei l’ascolto nel grembo
del mio ultimo sonno,
sei il suono che mi tira fuori
dall’abisso delle mie tristezze
sei il ricordo
nel diluvio dei pensieri
che scivolano incontenibili.
Sei l’ambiguo ascolto di
fronte ai tanti occhi
eccoti sola musica
tu che entri
nelle ramificazioni della mia mente.


UOMO DI PLASTICA

Si sgretola e consuma l’anima
su di te uomo
su di te lascia il raggio le tracce
su di te lascia la plastica il legno la carta
un movimento che cade sui passi
movimento invisibile minimo
su questo battere il tempo
un suono che scorre
una danza corporea
un suono una forma
uno scatto che vive
sull’essenziale momento.

Dedicata alla mia grande passione per la danza rap o break dance se preferite


LE RETI DEL TEMPO

Ricordi le reti del tempo
che tornano con l’inverno
vi riflettono obbliqui pensieri.
Solo Dio ci accompagna
ancora nel chiarore del sole
nel freddo che arriva.
Su riflessi di pensiero
nei fumi di un gioco di nebbie
in un vento che si fa segmento
sul niente sul tempo che passa
sul correre sulle nostre ansie.
Sulle maschere dei nostri visi
ancora poi ancora come
come lanciati nello spazio
noi piccoli granelli lanciati
dal vento corpi e mani
che corrono e si fermano
mossi dai fili del destino.


PAESAGGIO INNEVATO

Sto navigando
verso un oceano bianco
verso silenzi,
che nascono e muoiono lontano
è la terra che sprigiona tutta
l’energia pronta a restituire
una luce bianca e trasparente
che brilla e lotta
con ombre che scompaiono
uno strano abbraccio
un tepore che unisce
questo nuovo corpo
come un amante
che unisce il mare alle montagne
svelando nuovi volti delicati
su lune che ballano
frammentando l’orizzonte ghiacciato.


L’artifizio delle illusioni
che ci dà questa vita
È come se a volte noi toccando
Il fondo andassimo
risalendo tutti i giorni
verso il lume delle illusioni.


IL TUO PICCOLO INFINITO

Il tuo piccolo infinito
sui passi che attraversano
i miei raggi di luce
sei il mio cammino
e stai crescendo
sei la mia essenza
sembra essere in te
un bacio nel vento
un essere te
volando via dal mio cuore
un abbracciare dolce
in silenzio il riflesso
del fresco odore
dell’inverno.

A mia figlia Emma


TRACCE

Tracce del mio occhio sul vetro
dove finisce lo specchio
che si scompone
dietro me… in ogni sguardo.
Vi si compongono tele di fantasia
nascono attimi di piccoli silenzi.
Pennellate di sorrisi
di piccoli colori appena intinti
su dilatazioni di ombre.
Appena uscite dai folletti
eccomi nel vivere dei momenti persi
angoli del mio tempo
dove cerco
i miei lascivi pensieri,
cerco colori d’amore.


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