Opere di

Roberto Lacchè


Versi copiati

Non rimanere immobile
Fuggiamo alla stazione,
ad un binario ove nessuno
ci possa trovare
Irreparabile è questa notte
Folta la nebbia mi ondeggia dinanzi
Tartari, Uzbechi, Samoiedi
aspettano che li traduca
Io mi porto questo vischioso
giurare di foglie alle labbra
Come spine del mio tacere.


Marmitte di generazione

La marmitta del cinquantino anni ’70
era cupa e rombante,
come l’approssimarsi di un fragoroso mare estivo
impetuoso e preciso.

La marmitta del cinquantino anni ’80
era velleitaria e stridente ,
come il poderoso rotear di un pavone
vanitoso e narciso.

La marmitta del cinquantino anni ’90
era triste e straziante,
come un lamentoso grido d’aiuto per un futuro
nebbioso e reciso.


Per il successo

Svendere la propria gioventù illudendosi
con il ricavato
di acquisire quella altrui.
Trovarsi poi circondati dal crepitio della celebrità
ed essere pervasi
dalla paura
della percezione
di un gelido e silenzioso vuoto
in sé
ed
intorno a sé.



Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it