Passavano lontani i temporali Passavano lontani i temporali Come l’onda Anche mia questa nausea,in fondo: niente da dire. Non tua la colpa né mia, credo, del mio lento svanire di colori, e musica stonata è questo vento: concerto di gabbiani. Se è vero che nel mezzo l’Uniforme ci accomuna di correnti marine, per il resto come l’onda me ne resto: prosciugato alle rive, e risacca è questa noia di vivere. Ad ogni moto dell’anima Ad ogni moto dell’animasi chiude il mio giro: ad ogni invito si rintana; e m’avvicina e m’allontana a un tempo, da Te una smania di mollezze. E’ il monologo del mare il mio delirio, è l’onda che s’infrange sullo scoglio: e il vetro che si frange sulla pietra, la mia febbre. Quotidiano I mille gesti quotidiani Fioche luci dell’alba Fioche luci dell’alba Infinite onde Infinite onde s’infrangonosulle banchine, s’aprono su piatte sabbie in un cerchio di schiuma, si chiudon, levigandoli, sui bagnasciuga, riveston le scogliere di bianca spuma: le inzuppano, risplendono, le cingono d’assedio… scivolan via, errabonde, risucchiate dal mare. Istanti Le foto che di te, ignara, raccolgoreperti di un mondo che fu, del nostro mondo per quando solo quelle resteranno istanti di vita fissati nel ricordo dal basso continuo della tua voce tranquilla che insiste nel presente tra gli echi dei ricordi e le voci dei morti: fantasmi ormai compagni dei tuoi giorni: a loro doni il frutto del tuo alacre dolore ché per poco ti incarni nel loro santo protettore, e li senti figuranti di uno spettacolo più grande di cui anche tu sei artefice a tuo modo. Io rincorro i tuoi tratti nel trucco leggero, e mi sorprendo a vederli ancora intatti, che il tempo che t’ha offeso è dileguato per vergogna; e io stesso vedendoti di serena acquiescenza risplendere, ho vergogna di non essere così di ogni giorno, come te uno scrigno di bellezza. Così proseguono i miei giorni tutti eguali sentiero che s’inerpica o inabissa in questo cielo vuoto in questo mare pieno dei secchi colori dell’autunno. La danza Tu guarda in questo silenzio talvolta il grido distante eppure giace m’opprime di parole Contatore visite dal 23-02-2009: 6119. |
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