Prosie e tanto altro - Quaderno dell’orto e delle nuvole

di

Marta Emme


Marta Emme - Prosie e tanto altro - Quaderno dell’orto e delle nuvole
Collana "I Gelsi" - I libri di Poesia e Narrativa
14x20,5 - pp. 146 - Euro 21,50
ISBN 9791259513120

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In copertina 新鮮な野菜がたくさん入ったカゴ Di Bambi and Sunny


Prefazione

Il libro di Marta Emme, dal titolo “Prosie e tanto altro – Quaderno dell’orto e delle nuvole”, evidenzia la grande passione per la scrittura e mette in risalto il profondo amore per la natura, grazie alla quale condividere con gli altri le esperienze ed il suo universo emozionale.
Non è un caso che l’Autrice apra il suo libro con una “laude” alle nuvole e al cielo, alla quale segue una nuova “laude” all’orto, considerato un prezioso luogo che sa essere “generoso”.
Nella prima parte del testo è proprio il “suo orto” che assume un ruolo importante, diventando quasi un valido conforto dell’animo, e lei desidera far apprezzare l’orto e tutto ciò che può donare quando ci si impegna con passione per farlo “crescere” e, logicamente, ci si dedica per tutto il tempo necessario.
Ecco allora dispiegarsi una personale galleria botanica del suo giardino, corredata di relative schede delle piante, che segna l’inizio d’un percorso molto interessante, passando in rassegna le varie coltivazioni come la cipolla e l’aglio, il pomodoro e l’insalata, le fragole e le nespole, solo per citarne alcune, offrendo preziosi consigli e suggerimenti sulla semina e la relativa cura delle piante.
I prodotti del suo orto diventano un simbolico strumento, in primo luogo, per condividere la sua esperienza e, in secondo luogo, per consigliare al lettore un approccio verso la creazione d’un semplice orto, anche “piccolo” e limitato nelle piante, ma sicuramente capace di regalare molte soddisfazioni.
Marta Emme avverte la necessità di un ritorno alla semplicità della vita, ricercando una comunione con la natura, recuperando il valore dei sentimenti ed un rapporto profondo tra gli esseri umani cercando di superare le contraddizioni del vivere: ecco allora che, nelle sue “prosie”, s’illumina l’universo emozionale custodito nel cuore e si percepisce chiaramente quanto sia importante il percorso esistenziale e fortemente sentita la sua visione della vita.
Durante la lettura troviamo anche alcune profonde riflessioni che spaziano dalle manifestazioni del mondo naturale, passando attraverso numerose considerazioni dedicate al Natale, alla befana, ai famosi “giorni della merla”, al carnevale, alla festa della mamma, alla primavera e alla Santa Pasqua; e, infine, emerge l’importanza della tenacia che è necessaria, come lei sa molto bene, per perseguire i propri obiettivi.
Nel libro affiorano inoltre vari aspetti dell’incedere umano con le numerose istanze ad essere persone consapevoli di fronte a una realtà del vivere che sia buona e significativa.
Il senso dell’amore per la natura diventa colonna portante per una sorta di auspicio che riconduca tutti noi alle “semplici cose” della vita, ad una volontà di comunicare con il mondo naturale, quasi una necessità vitale per lei, ponendo sempre, al centro d’ogni manifestazione umana, i valori morali che incarnano il senso stesso del vivere.

Massimiliano Del Duca


Prosie e tanto altro - Quaderno dell’orto e delle nuvole


In omaggio a tutti i piccoli e grandi lettori

A chi nella vita osa e allora ogni cosa conquistata è più preziosa, perché diventa
il frutto di chi vede oltre un semplice costrutto e
mette in ciò l’anima intera e il suo impavido
coraggio avanti tutto.
A chi nel silenzio trova momenti di conforto che lo rendono più forte nell’affrontar
la malasorte. E trova consiglio in chi sa indicar come affrontare il periglio:
sfoderando una sana modestia come artiglio, perché, ciò, fa esser della prudenza
(giudizio, saggezza) realmente figlio. Allor potrà guardar lontano, e all’oggi,
confidando nei giusti appoggi, cioè in quelle qualità (onestà, ragione, lealtà, tenacia…)
che fan valere e camminar sicura la verità.
A chi dedica un po’ di tempo a sé stesso come con una buona lettura, una sana
introspezione e con un aspetto minimamente curato, tanto da sentirsi a sé
adeguato; ciò rende interessante, se non
affascinante, guardare al giorno che
trascorre inesorabile, con serenità, fiducia e buon animo; siccome dà un bel
credito quell’approccio positivo e aperto verso la
vita, e ciò è cosa da sempre alla mente assai gradita.
A chi, pieno di sé, distrugge tutto quel che è davanti a sé, dei più comuni valori (principi morali)
fregandosene alcunché (non gli importa niente); ma quando il fio pagherà sarà molto peggio che esser nell’aldilà, perché nessuna misericordia ci sarà.


RINGRAZIAMENTI


Laude alla nuvola

Una nuvoletta disse al vento: “perché mi
porti dove crei spavento? Io voglio vedere
un mondo contento invece mi fai piangere
dallo sgomento”. “Si può anche piangere
dalla gioia su ogni angolo e tettoia, ma ci
vorrebbe un uomo diverso, non così perso,
e un cielo pulito e terso – rispose il vento
senza timore né tentennamento – e questo
sia per l’uomo d’ammonimento. Cara
nuvola, cara, questa tua virtù (l’altruismo), è
una cosa rara ma vedi come l’uomo al
simile spara, uccide e mai niente di buono
impara? Perciò non è opportuno che or ti
elevi a suo tribuno”. “Ho capito, nella piaga
ho messo il dito! – disse la nuvoletta – non
più per lui emetterò un guaito, non lo
credevo così istupidito. Epperò spero di
vederlo presto rinsavito”.


Nuvole del cielo

Nuvole bianche, nuvole grigie, nuvole nere un bene
per la terra voi siete e pur se, nel portar la pioggia, il
Sole sloggia, nel cielo grigio ogni volta realizzate un
vero prodigio. Certamente la coesione è per voi una
benedizione, difatti le microscopiche goccioline
sospese, si uniscono e come gocce cadono fitte fitte o
allegre anche su grandi distese, nei differenti modi
come è a tutti palese (grandine, neve, pioggia). E questo
meccanismo se non è turbolento rende l’uomo assai
contento che può bere, lavare e coltivare e con la
natura in armonia stare. Le nuvole son perciò
preziose quando non diventano odiose per le vicende
più disastrose che distruggono l’uomo e le sue cose.
Per via dell’inquinamento che è stato dall’uomo
cagionato e per lungo tempo ignorato. E siccome
la misura è oggi colma, alla sua vita deve dare nuova
forma sì che diventi il rispetto del pianeta sacro e
la più fondamentale norma. Eppur, come bianche
pecorelle rendete le giornate assolate, buone e belle, e
pur l’umore colorate per l’aspetto che mostrate. Così
alzando gli occhi al cielo siete per l’uomo come
vangelo;
siccome lo percorrete portando, in dono,
il tempo bello
oppure il tuono e il fulmine insieme al turbine quando
col vento così scure e gonfie lo siete fino al culmine.
Ma dopo il nuvolo viene sempre il Sole, e non ci son,
per finir, miglior parole, (anche quando c’è sconforto e
desolazione).


Laude all’orto

Caro orticello, di fronte a te mi inchino, che di
generosità
sei un modello; e mi levo tanto di cappello se è ver che, chi ti vuol curare, ha da stare al tuo livello, per quanto sa apprezzare il profumo intenso della terra e intanto il bene di esser semplici, con misura, impara e afferra. Per chi non lo sa, molto in basso,
nel terreno, affonda ovunque la radice
della nobiltà (dignità e decoro) e sol nel coltivarla è
possibile per l’uomo diventare un vero galantuomo (leale e onesto). Così esser bravi agricoltori diventa
il massimo degli onori.


L’orto in tavola

Or vo’ andar nell’orto a coglier qualche pomodoro, una cipolla e una carotina, or, ben presto di mattina, per preparare un sughetto che sia buono e non sol
d’aspetto, siccome fresche son le verdure e le
erbette, e questo il mio orto lo permette. Poi, ancora
un’insalata Romana e una di Chioggia, prima che dal
nuvolo scenda la pioggia. Qualche pomodoro
datterino e un poco di basilico che or vi dico, da
tritare assieme e con un po’ d’olio come meglio si
conviene, per un crostino, dal gusto buono e di
sapore sopraffino. Così son pronti il primo e
l’antipasto che son giusti per cominciare un buon
pasto. Per il secondo prenderò un aglietto, siccome devo imbottire con quello un bel polletto, da fare
arrosto con la ricetta che ormai ben conosco.
Si accompagna a un’insalata mista che così buona non s’è mai vista.
Per finire con le nespole e le fragole, come frutta, e or
con questa la mia tavola è imbandita tutta. Come si
può vedere l’orto è il mio alleato e da che lo curo,
sempre bene, mi ha ricompensato, anche se a volte
tanto mi sono speso e affaticato. Grazie alla Natura
che è generosa se te ne prendi cura. E grazie, dunque,
all’orto che alla mia salute è di gran conforto, e anche
per l’esercizio fisico e il necessario duro lavoro or vi
dico che io non lo amo, lo adoro. Perché anche
godere di una buona forma (aspetto) in una più bella persona ti trasforma.

[continua]


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