arcaninversi (versi ignari sugli arcani maggiori)

di

Patrizia Berlicchi


Patrizia Berlicchi - arcaninversi (versi ignari sugli arcani maggiori)
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
12x17 - pp. 32 - Euro 5,00
ISBN 978-88-6037-6589

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore


Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è finalista nel concorso letterario «J. Prévert» 2008


I Tarocchi mi hanno cambiato la vita; sono stati il ponte tra il passato, che ha conosciuto anche solitudine e sofferenza, e la voglia di rimettermi in cammino verso i miei desideri, da lungo tempo “sospesi”.
Li considero un dono e, come tale, lo condivido con le persone che conosco e che amo; i miei compagni di viaggio.
In realtà questi versi appartengono alle ventidue lame semplicemente per “suggestione”: un giorno ho avuto voglia di scoprirle, una ad una, e lasciarmi andare, scrivendo, a ciò che ognuna di esse mi suggeriva all’istante: un gioco.
Niente di più e, soprattutto, niente di meno.

Patrizia Berlicchi


arcaninversi (versi ignari sugli arcani maggiori)


A Patrizia C.


0: “il matto”

Folle perché
ho cercato i tuoi occhi
senza mai abbassare lo sguardo
accogliendo il castigo
della loro memoria
come un marchio infuocato sul cuore.
Folle
che ho voluto imparare
a vuotare la coppa d’un fiato
a lasciarla cadere
leggero
appagato
sulla via del mio viaggio
infinito.


I: “il mago”

State a guardare:
trasformerò questo lamento cupo
in acqua trasparente luminosa.
In una rosa
la piaga dolorosa dell’amore illuso.
Chiudete gli occhi:
come d’incanto
il palmo aperto
deserto
lungamente
diventerà giaciglio profumato
finalmente.


II: “la papessa”

Guardami;
quello che vedi
specchiato nel mio pianto
è il tuo coraggio muto
inesplorato.
È la tua voce
questo canto sussurrato
che dice quante notti hai conosciuto
prima di un fragile mattino illuminato.


III: “l’imperatrice”

Indosso la tua pelle
sullamiacomelaseta
intreccio la tua anima
tre volte intorno al cuore
come un talismano dell’amore
una malìa che ti farà tornare.


IV: “l’imperatore”

Il tuo amore
che arcani nodi amari
intenerisce
e l’aggrumata benda dei rancori
lui solo mi comanda
mi rinasce.


V: “il papa”

Ascolto
la scogliera ansimante
dove il gabbiano canta
solamente;
l’umana illusione racconta
spietata dolente.


VI: “gli amanti”

Non dire mai che m’ami
per i miei occhi quieti
che non domandano domani,
per i boccioli profumati dei seni
ma solo
per la mia anima grata
stupita
che prende vita quando sta nelle tue mani.


VII: “il carro”

Salire
su questo treno straniero
al riparo
dal tuo rifiuto
amaro.


VIII: “la giustizia”

Ringrazia
il tuo dolore fiero
il suo mistero:
è un Angelo
il tempo
due passi davanti al tuo cuore cammina;
attende.
E quando hai percorso la notte malata
e l’alba solleva le bende
allora
ti rende giustizia.


IX: “l’eremita”

Cosa mi porta fuori
a bere gli umori della notte ubriaca
a scivolare nei cunicoli dei miei pensieri
oscuri solitari
e non sapere più come tornare
e dove
da quali braccia
da quale bocca furibonda e grata
che mi ferisca a morte dopo avermi amata.


X: “la ruota della fortuna”

Fila
la ruota
la corda e la seta;
tesse l’ordito
tesse la trama
di un desiderio
che sempre
ti chiama.


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Per pubblicare
il tuo 
Libro
nel cassetto
Per Acquistare
questo libro
Il Catalogo
Montedit
Pubblicizzare
il tuo Libro
su queste pagine