Remedio

di

Patrizia Berlicchi


Patrizia Berlicchi - Remedio
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
12x17 - pp. 40 - Euro 7,00
ISBN 978-88-6587-0976

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In copertina: «Milonganegra» fotografia rielaborata di Patrizia Ceccarelli


Remedio


a Franco


…per mandarli via

mi avete chiesto una poesia
per mandarli via…
…come si fa:
anch’io strizzo la notte fino all’ultimo secondo
rincaserei con le scarpette ai piedi
sandali d’oro sui marciapiedi incerti
consumati
come una principessa decaduta
senza cocchiere senza più palazzi…
…soltanto pezzi di milonganera
intossicata e dolce
fattucchiera
da divorare a morsi
con i compagni
amati
della sera.


notturno

Vanno leggere le note del violino;
inchiodano il mio cuore alla tua bocca
ad un amore
eterno
che non vedrà il mattino.


Madame Chiffon

Signora Cencio ha un’anima preziosa.
Non è da meno il cuore:
me lo figuro come una coppa piena
una melagrana
il seno della rosa
quando vuol fiorire.


Quella notte rotolava il tango

Quella notte che mi hai detto
non ti amo
rotolava il tango nella strada muta
vuota
come la mia bocca, all’improvviso.
Si disfava la mia gonna nella pioggia
si specchiava nelle pozze tremolanti
allibite e sole
come le mie braccia…
…Anche ora non lo vogliono sapere
che per sempre abbracceranno la mancanza
e ti cercano ogni notte
affacciate alla speranza
disperata.


… è in questo pane che si addormentan gli Angeli

Nel pane vecchio riscaldato la mattina.
La luce fioca la cucina silenziosa
mio padre ed io da soli;
tazze sbeccate sulla tovaglia rosa.
Ancora caldo
profumato con il burro:
non mi ricordo niente di più buono…
…come la mano che mi pettinava.
Quando una ciocca corta gli scappava
andava a rifugiarsi nei miei occhi
a ricordarmi ogni momento quella mano
che mi nutriva
e costruiva i miei balocchi.


ogni volta

l’oro delle tue ali
mi è rimasto addosso:
sole
sopra le mie paure le ferite.
L’azzurro del tuo cuore
nel cielo breve di una tanda le ha guarite…
…sia benedetta la tua voce la luce
dei tuoi occhi
la tua carezza vera
ogni volta che mi tocchi.


raccolto

Porta sorrisi acerbi questa primavera:
maturi
raccoglierò in estate desideri.


le sei

L’ora più bella
è rossa:
arriva trafelata
appena prima della sera e
per farsi perdonare
si fa un giro di danza col mio cuore.


adesso

sto
dentro l’aria tersa
dentro l’abbraccio del mio respiro
mi affaccio all’universo e torno
quietamente
cullata
dal movimento lieve di un istante.


a Lorena

Piazza Vittorio

Eri davanti a me
senza parlare
mentre scaraventavo il mio dolore fuori dalla bocca.
Per dire voglio essere felice
c’eri;
mi proteggevi dagli sguardi spalancati della gente
mentre precipitava dal mio cuore la paura.
Se la portava via la pioggia e ad ogni passo
la strada si faceva più sicura.
La notte si disfava dentro le tue braccia:
mi addormentavo.
La ruga di un sorriso sulla faccia.


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