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Solidarietà

Nella lezione di storia
s’insegna che ha la gloria,
chi sa da solo vincere,
facendo perdere
chi sa gli altri aiutare
per il piacere d’amare!

Quelli che sanno amare
forse non hanno la vittoria
di una vana gloria,
mentre sanno aspettare,
che l’amico sappia ritornare!

Quelli che sono solidali
con il prossimo amichevoli,
non hanno la vanità
di avere per se stesso
quel tanto grande successo!

Son sempre però i più puri
ad esser sempre sicuri,
di poter in pace vivere
e con la gente condividere!

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Estate

Il sole picchia alla finestra,
è caldo! Già la mattina desta
con un bianco fulgore
ci riempie di calore.

Silenziosamente la lunga giornata
ci fa sentire la stanchezza
e ci si appisola dalla pesantezza
di una melodia appassionata.

Si senton le cicale fino a sera,
ci sale afosa l’aria
dalle vampe infiammate
dai raggi infuocati.

Lentamente la notte scende
e s’illumina di stelle,
che ci guidano il cammino
per il sorgere dell’alba d’oro fino.

La notte con l’aria fresca
ci dona tranquillità e pace,
nel buio far l’amore ci piace!

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Il colore dell’amore

Bianco, rosso o blu,
il colore che vuoi tu
è il colore dell’amore,
basta quando c’è l’ardore,
che ti fa scaldare
fino a farti sudare.

Viola, verde o grigio
il colore
che ti piace,
che ti fa gioire,
delle voglie,
senza farti soffrire.

Nero, giallo o arancio
il colore,
che ti è gradito,
è il colore,
che ti fa fiorire
il tuo senso, con piacere.

Ogni colore è bello,
se ti da il sentimento
di un gustoso movimento
insieme a un buon fratello.

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L’altalena

Come i bambini,
che dondolano sull’altalena,
la mia vita vola su e giù,
per il cielo disteso,
senza mai toccare la terra.

Su un seggiolino sospeso
mi spingono qua e là,
dove il vento mi porta,
nell’aldilà.

Quando la spinta finisce
rimango fermo,
sul vuoto fisso
di un abisso,
che non ha realtà,
ma che si oblia
nei sogni perduti.

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Bambino solo

Bambino solo,
che vaghi alla ricerca di una casa,
nel buio gridi il tuo “NO”
a tutta la guerra del mondo,
che non ha saputo darti
un luogo per giocare,
un letto per riposare.

Bambino solo,
sperduto nel vago dell’incesto,
spaesato nel mare dell’ingiustizia,
dove non hai avuto la grazia
di essere desiderato,
abbandonato da mani violente,
sfruttato dalla gente prepotente,
che non ti ha voluto riconoscere
la tua semplice bellezza,
che ha osato dichiarare
la fedeltà di fronte
ai padroni delle ricchezze,
non ti stancare
di continuare
per la tua diritta strada.

Bambino solo,
non ti dimenticare,
che in quel male non voluto
risplenderà la tua innocenza
e non rimarrà nell’indifferenza
la tua pura sofferenza.

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Sigaretta

Fuma lunga e silenziosa,
non si vede su ogni cosa,
col suo filo di vapore
non ti lascia nessun sapore.

Più si fuma, più si accorcia,
come una piccola torcia,
fino a diventare piccina,
quasi quasi sia avvicina.

E finita la fumata
sei da solo con te stesso,
non hai fatto neanche sesso,
la serata così è passata.

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Sole solitario

Dal balcone
arrivano i raggi di sole,
che riscaldano i muri
della nostra casa
e ci rimettono in sintonia
con il tempo dell’estate solitaria,
piena di luce e d’aria.

La corta notte, illuminata di stelle,
passa veloce, come un ladro furtivo,
con gli occhi spalancati,
di sogni innamorati.

Risorge il sole, solitario e tranquillo,
per il suo perpetuo giro,
dandoci il sereno sospiro
per un eterno cammino.

Per il domani certo si aprirà
uno spiraglio dal muro
per poter dire con libertà
la vera unica verità.

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Inquinamento

Nel fiume lento non scorron più pesci,
ma solo pochi gamberi rossi,
che col tempo si sono ingrassati
di tanto spreco si sono addormentati.

Dall’acqua ferma e stagnante
sale nell’aria un vapore fumante,
che si disperde nell’atmosfera,
tutto è grigio, come la sera.

Il contadino, solo e abbandonato,
il suo campo non ha arato,
si dispera piangendo:
non ha più grano né frumento.

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Pelle nera

Dalla tua pelle nera
non si vede la sera,
ma riflette la luce,
che al buio ti conduce.

Dal tuo viso bruno
non si sente strano,
quei tuoi occhi brillanti
sono gemme e diamanti.

Dal tuo cuore puro
sboccia il profumo
di un amore sincero,
di cui ne vivi fiero.

Dalla tua mano ferma
viene un aiuto maturo,
con la tua sincera bontà
gli altri aiuterà.

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Falcone ucciso

Sei volato in alto,
dove le vette appuntite
feriscono il cielo
di lacrime di dolore,
per liberare la vita
a coloro che l’hanno tradita.

Da lassù ci guidi
per la strada in salita,
finché non raggiungiamo
la nostra meta ambita.

Nel cielo sei potente,
come acqua dalla sorgente,
che ci disseta la voglia
di nuova giustizia,
che ci apra la soglia
di una vera perizia.

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Rondine

Come un acro nel cielo
sfrecci allegra nel sereno,
rondine nera e così fina
ci risvegli la mattina.

Con i tuoi stridii
lanci grida di addii,
per farti sentire
senza farti vedere.

Sei della primavera
la prima cosa vera,
che lascia il segno
per la gioia del regno.

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Gatto randagio

In cerca di un posto al sole
vai ramengo per le strade,
solitario, sfidando la sorte.

Magari speri d’incontrare
una micina, dolce e carina,
che ti si avvicina
per una piccola serenata.

Magari potresti trovare
un’anima gemella,
che si accompagni,
come una sorella
e ti dia conforto
del tuo subito torto.

Pur stanco ed assonnato
vai in avventura
finché la vita ti dura,
con al speranza di un nuovo destino,
che ti illumini il cammino.

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Passeggiata sotto la neve

Nevica, nevica…
non c’è spiraglio,
non si vede lontano un miglio,
ma ho fame e devo uscire,
chissà quando andrà a finire.

Ben coperta, giacca ed ombrello
vado a passeggiare
oh! Che vedo! Com’è bello!
Così bianco può sembrare
un vestito per la sposa,
sotto il manto si risposa!

I mie passi lascian l’orma,
è di regola, in piena norma,
a gennaio far entrare
un bel bianco panorama
per potersi amare.

Passi lenti e ben posati,
il respiro si è un po’ alzato,
se domani nevicherà
ancor più bianco sarà
per chi amarsi saprà.

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Il cellulare

Se qualcosa vuoi comprare
devi avere il cellulare,
che ti dice per benino,
se comprare il panino
o la pizza bianca o rossa,
per la cena l’insalata
con la fettina impanata.

Sulla tavola apparecchiata
viene sempre per prima portata
quell’oggetto sonante
come un campanello squillante.

Quando vuoi uscire
non puoi farti capire,
fra la gente indaffarata
sempre in attesa di una telefonata.
Così prendi il cellulare
per sapere dove andare,
che ti indica la via,
come una gentile zia!

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