Nell’infrangersi delle onde, dedicata al Mare
e ai sogni e alle vite in esso sciolti.
UN AZZURRO VELO
Un azzurro velo di Maya si stende su di noi
lunghe pennellate rosa lo ricoprono di desideri,
cascate di parole mi bagnano la mente,
lavandomi, si sciolgono tristezze e malinconie
emozioni espresse in gesti accennati,
carezze al vento.
Enterpe eleva versi sciolti in tenui note
l’anima danza nel ritmo di Tersicore,
Tourdion di una antica musica portata dall’onde,
nell’eleganza delle tue movenze
si invola il canto di un Aedo,
sgroppante argenteo Ippogrifo su cui vola il pensiero
danza di antiche Madonne,
nell’ossessivo suono di una Estempia.
Lontano su un ribollire d’onde,
in lampi,
brucia il cielo nella furia dei Titani.
NOVELLE ORDE
Novelle orde barbariche sulle nostre civitas,
trasformati in greggi da potenti Dei tecnologi
ci aggiriamo in incantesimi su di noi proiettati,
felici del colorato, rumoroso vuoto a noi donato.
Lontano ridono gli Dei, immemori
dell’approssimarsi dei Giganti,
ultimo scontro, superbia in cui brucia la progenie,
nell’eterno vuoto si innalza un canto,
flebile vento di una rinascita.
Avvolte in una trasparente foschia
frastagliate cime, ove rifugiare il pensiero,
ricerca, lontano dalla quotidiana risacca,
dalle insidie dei vortici che risucchiano l’animo
in una perenne macina.
ONDEGGIANTI OLEANDRI
Sdraiato tra ondeggianti oleandri
sotto una oscura volta incastonata da pensieri,
vola Pothos, desiderio e sogno, tra le dita di Anteros
nel riflesso della corrispondenza dei sensi.
La ragione riflesso di Agape si fonde in Himeros,
passione di un momento, pilastro di un futuro,
in una Carola danza l’anima
cerchio di armonica perfezione,
piacere e desiderio dell’agire
donato a noi da Thelema.
In Eros e Philia vi è la gioia,
forza di Storge, amorosa appartenenza,
nella poliedrica forma dei sentimenti
si infrange l’atto amoroso,
Leda accoglie il Cigno, in esso la Natura,
nella potenza del continuo divenire
sorriso di uno sguardo.
ONDULATO CIELO
L’ondulato cielo nel riflettere
un levigato mare taglia
l’orizzonte temporale,
lama tra passato e futuro,
tra la durezza dell’essere stato e
la frammentarietà di un indefinito,
probabile futuro.
Si naviga sospesi nel Tempo,
tra le braccia di Kronos,
sotto il lento scorrere della sabbia,
guardando la profondità del cielo
nella lontananza dell’Olimpo.
UNIFORME GRIGIO
In un uniforme grigio velo
tra cielo e terra corre lo sguardo
dagli increspati monti alle lucide acque,
si sdraia il pensiero sullo scorrere
delle basse nubi, cumuli di lane
sospinte dal vento.
Il silenzio pervade la mente che stanca
del Tempo e degli infuocati orizzonti
giace incantata, sognando
dolcezze infinite in un lento
incontaminato risveglio.
SI INFRANGE
Si infrange l’onda della memoria
sulla tagliente durezza della roccia,
manti di madonna volano
nella foschia di un grigio mattino,
pennellate di blu e di giallo.
Nel lento cadere di lacrime dal cielo
si sciolgono i sogni, lento fluire di pensieri
sul rapido scorrere di un eloquio,
Hyades raccoglie nella pietà le lacrime degli Dei
spargendole sul sale del mare, lento ondulare
di anime nell’intrecciare dei sentimenti.
ASPETTIAMO
Aspettiamo senza averne coscienza,
ricerca di un fine a noi negato
nell’infinita quotidiana risacca,
affacciati sul lago della nostra vita,
rinserrati in grigie torri
osserviamo l’orizzonte nell’attesa.
Un lontano sommesso rullare di tamburi,
squilli, speranza di un atto oltre
l’ultima nota della nostra partitura,
nel sogno di un tuo tenero abbraccio
mi adagio su un verde materasso di foglie.
ULTIMA
Ultima Thule, un eterno
incolore, trasparente ghiaccio
rinserra il cielo con la terra,
pattina il Tempo sulla fissità delle acque
nel freddo sguardo delle Parche.
INFRANGERSI DELL’ONDE
Infrangersi dell’onde sulla Polena,
sensuale ninfa che apre sicura via
nei pericoli del mare-oceano.
Divina creatura che nel sorriso
delle sue morbide forme calma
le ire degli oscuri abissi oceanici,
raccoglie tra le braccia i sogni,
dona la speranza di un ritorno.
Si gonfiano le bianche vele al vento,
furioso Poseidone percuote con il tridente
la superficie delle acque, marosi
in cui giocare il proprio destino
nel procace sorriso di una Dea tutelare.
CARRO DEL SOLE
Il Carro del Sole è sceso negli inferi,
l’anima avvolta nell’oscurità specchia
sé stessa, ansia di un possibile orrido, vuoto,
mancato colloquio con la propria ombra.
Nel silenzio scorrono le parole,
volano pensieri riuniti in stormi di rondini
verso lontani approdi, rinascita nel lavacro
di una notturna riflessione sul fine ultimo,
ma nel donarti un sorriso mi risveglio.
EFFLUVIO DI PAROLE
Un effluvio di parole
avvolge la mente e l’animo,
scalda il cuore in un lento crepitare
di aromatici legni fruttati.
Si deposita il pensiero
nel lento scorrere del verbo
nell’impasto del tempo, coperta
in cui arrotolare i nostri cuori.
[continua]