Stefania Clerici intesse versi e chilometri tra Milano (dove vive felicemente col marito) e la provincia di Como (dove abitava prima e dove continua a lavorare, insegnando lettere nei licei). Vive in una casa con la sala dai mobili bianchi e arancioni, disegnati dal marito e da lei, mentre la camera da letto è blu e bianca (come, secondo il nipotino, si conviene a un re e a una regina).
Crede che “la bellezza salverà il mondo” (lei stessa è già stata salvata dal marito dall’acquisto di un appartamento con vista discarica e cimitero): si è iscritta e collabora col FAI (Fondo Ambiente Italiano), con l’AIE (Associazione Italiana Ex Libris) e fa parte del gruppo Ricordi, di Lurago Marinone (il bel paese dove prima abitava): l’associazione organizza un concorso letterario ed eventi culturali per valorizzare le tradizioni locali.
Ha raccolto le sue liriche in alcune sillogi (L’addio delle nubi, Oltre, Tibidabo, Zubi Zuri, Liagò) e ancora persiste nel vizio della scrittura.

Nel mese di febbraio 2009 ha pubblicato con Montedit Zubi zuri

Nel mese di novembre 2015 ha pubblicato con la Casa Editrice Montedit il libro Opicopà