Filosofo e poeta di Parma. Nato nell’aprile del 1994, è un ragazzo tanto sensibile quanto inflessibilmente intransigente verso di sé. Dal 2008 frequenta il Liceo Scientifico G. Ulivi, rivelando una struggente attrazione per la filosofia. Nel 2013 consegue con eccellenza la maturità. Termina con pari eminenza il primo anno della Facoltà di Filosofia, sebbene già l’autonomo studium di Illich, Cioran e Schopenhauer sprigioni la sua dirompente espressività. Manifesta pretenzioso disprezzo verso l’asservimento del sapere, definendolo “connaturatamente endemico al mondo dell’istruzione”. Liquidato come insubordinato e presuntuoso, abbandona in perpetuum la “φιλοσοφία μισθοφόρος” (filosofia salariata), convinto della sua disinutile dannosità. Dal 2014, nella “negligenza di sé”, conduce da autodidatta una ricerca anti-civile anche del più flebile barlume della Verità, collocandosi al decimo posto al Concorso Internazionale Poeti Dell’Adda 2013 con la poesia «Brulichio di estenuazione» e in finale al Premio Wilde Concorso Letterario Europeo 2014 con «Incaglio d’allucinazione». Dal 2015 è esponente del proprio filosofare come Ichneumon Convulsio e si dedica alla permaCultura ed alla permApicoltura. Poeta di Ozzano Taro di Collecchio (Pr), si è classificato 10° nella XVIII Edizione del Premio di Poesia Poeti dell’Adda 2013
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