«Ho conseguito un Master of Arts nel 1992 a Filadelfia, riconosciuto con Laurea nel 1995 dalla Sede di Forlì dell’Università di Bologna. Da fine 1994 mi sono sempre occupato di internet. Scrivere, anche in versi, è una mia modalità di espressione naturale, e perlomeno alcune poesie le porto dentro. Io non sono un vero poeta: ho scritto troppo poco e a schema libero, ma quando ho scritto l’ho fatto spesso di getto, per un senso di urgenza – agli snodi della mia vita, e quando ero ispirato, anche in amore. Preferisco chiamarmi “poetaccio” per rispetto ai veri Poeti, per realismo rispetto a quello che ho scritto e alle poche poesie e agli aforismi che ho scritto, e anche perché sebbene mi dicano sia musicale, non scrivo in metrica. “Poeta dal cuore” mi si addice di più, ma non è un nome utente. Ho pubblicato solo la mia versione inglese di «Eurafrica» su Poetry.com e su una loro antologia (maggio 2007), ripubblicata bilingue sulla Vetrina del Club dei Poeti (giugno 2016), e una raccolta di aforismi nei Taccuini della Rivista culturale Idea. Dicembre 1994, Roma. Adoro la musica, e su Spotify condivido playlist, e ascolto nuove melodie, ed ho proposto di tornare a mettere i testi accanto alle canzoni, e l’idea sta andando molto bene, anche se Spotify Cares sta già provvedendo. La musica mi accompagna sin da quando sono bambino, e crescendo ho imparato ad apprezzare la musica contemporanea, sia italiana sia internazionale, principalmente nei seguenti generi: Pop, Rock, Reggae rock, Soul, New wave e New romantic, R&B e un po’ di Rap, e di nicchia: jazzdance o acid jazz, electronica, hip-hop e downtempo. Accanto al caffè bevo sempre un bicchiere d’acqua con le bollicine, e dopo mi fumo una sigaretta. “Allo stato attuale, non vedo alcun uso migliore per tutte le cose virtuali, di farci apprezzare di più ciò che è reale”. Marco, alias poetaccio, o un poeta dal cuore. Contatore visite dal 05-07-2016: 3678.
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